LUNEDÌ 04 DICEMBRE 2023




Il fatto

A Castellammare le opposizioni contro Scafarto a rischio processo: "Deve dimettersi"

Chieste le dimissioni dell'assessore alla legalità dopo la chiusura delle indagini sul caso Consip

di Redazione
A Castellammare le opposizioni contro Scafarto a rischio processo:

Scafarto deve dimettersi. A chiederlo é l'opposizione. Chiuse le indagini sull'ufficiale di Castellammare che rischia di andare a processo con l'accusa di avere falsificato le prove contro il padre di Renzi. Assessore alla legalità dell'amministrazione Cimmino, finisce sotto attacco delle minoranze a Palazzo Farnese. Con una nota firmata da Pd, Uniti per Stabia, Leu, Stabia Hub e i Cinquestelle si chiede al sindaco di fare dimettere l'uomo forte della squadra. "Il caso Consip ed il sussiego giudiziario che coinvolge l’assessore alla legalità Gianpaolo Scafarto non può che trovare un epilogo naturale, le sue dimissioni"
Con queste parole inzia il documento che tutta la minoranza del Consiglio Comunale ha sottoscritto con l'obiettivo di mandare a casa Scafarto per incompatibilità.
Nel breve comunicato i consiglieri firmatari chiedono di evitare "le liturgie dei garantisti a giorni alterni e delle frasi di circostanza del tipo abbiamo fiducia nel lavoro della magistratura”.
Scafarto secondo l'opposizione viene investito di un ruolo nella sua città dal Sindaco Cimmino che è essenzialmente di garante della legalità e della trasparenza. "Ebbene i reiterati provvedimenti che in sede giudiziaria l’hanno investito ed i reati per i quali è indagato ne suggeriscono la immediata destituzione dall’incarico per manifesta incompatibilità con le motivazioni per le quali l’incarico medesimo gli è stato attribuito". Cimmino, nei giorni scorsi, ha già fatto sapere che non ha nessuna intenzione di chiedere a Scafarto l'addio dalla giunta. Del resto al momento dell'incarico il maggiore di Castellammare era già protagonista dell'inchiesta arrivata sulla ribalta nazionale.
Ma le opposizioni non si fermano: "La difesa del Sindaco è così inconsistente quanto scialba. Cosa significherebbe che i reati per i quali sarebbe indagato Scafarto nulla hanno a che a fare con l'azione amministrativa. Sono reati, punto. Scafarto si defenda nelle sedi oppurtune, ci auguriamo che possa essere in grado di dimostrare la sua estraneità ai fatti, ma per chi è assessore alla Legalità quelle vicende sono un'onta che non può essere elusa con giochi di parole. Si dimetta e dimostri la sua innocenza nell'interesse suo e della città! È l’unica cosa che gli resta fare. Sarebbe un gesto di buon senso".


Per ricevere le notizie direttamente su WhatsApp, memorizza il numero 327 982 50 60 e invia il messaggio "START" per procedere

01-11-2018 07:12:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA