“Spesso ti ritrovi davanti a storie familiari di violenze, storie nascoste dal silenzio. E noi siamo con le spalle al muro senza sapere che fare”. E’ questo l’8 marzo 2.0 per il sindaco Pannullo che era con donne delle associazioni e delle istituzioni a Piazza 8 marzo. Per un giorno è possibile. La targa è stata scoperta nel piazzale dinanzi alla Ferrovia per un’iniziativa promossa dall’associazione Cif. Un evento simbolico per non dimenticare quanto c’è ancora da fare per le donne e per l’affermazione dei diritti. Spiega la presidente Fiorella Girace: “La targa serve a sensibilizzare i giovani, gli stabiesi nella giornata internazionale delle donne. Lo facciamo anche perché finalmente a partire da quanto abbiamo, ci sono sette consiglieri comunali e tre assessori, tutte donne”. Poi arriva la proposta: “Troviamo un luogo, una strada e definiamola piazza 8 marzo. Per ricordare sempre che ci sono altre donne che prima di noi hanno combattuto per le nostre figlie e quanto ancora c’è da fare”. Nel suo intervento il passaggio più intenso è rivolto alle vittime della violenza sulle donne. E, in piazza, questa mattina con il sindaco e l’assessore Carla Di Maio ci sono anche le operatrici del Centro antiviolenza di Castellammare. Alle tragedie che si consumano sulle donne, vittime di omicidi e di violenze tra le mura di casa si riferisce anche Pannullo: “Il femminicidio è un’angoscia per tutti noi. Ascoltiamo vicende che ci lasciano esterrefatti”. Per fare passi in avanti c’è bisogno delle associazioni: “Noi lavoriamo a costruire una rete. Buon 8 marzo a tutte”.