Divertimento allo stato puro venerdì al Nettuno Lounge Beach, in una full-immersion di varietà napoletano, folklore, barzellette e classici partenopei, magistralmente rappresentati dal vortice di emozioni, sensualità della spiritosa Alessia. Soubrette, cantante, mandolinista diplomatasi al conservatorio di musica “San Pietro a Majella” a Napoli, non la ferma nessuno. Il termine sciantosa, risale da una storpiatura napoletana del termine francese Chanteuse (cantante). La figura delle sciantose, risale alla fine dell’800, inizi ‘900, quando donne che spesso si costruivano un passato ad hoc, per lasciare un alone di mistero, si esibivano nei cafè-chantant. Le più ricche addirittura pagavano i “claquer”, dei figuranti che applaudivano ed urlavano a dismisura, per attirare l’attenzione sulla performer ed aumentare la sua popolarità.
La Napoli, ricca di fermento culturale, ereditò questa moda parigina, ed il Salone Margherita, nel 1890 in piena Belle Époque, fu il primo cafè-chantant italiano. E siccome non sempre era possibile, per motivi economici, fare venire le sciantose francesi, si ingaggiavano le belle e disinvolte ragazze dei quartieri più popolari, che con “dei ritocchi al nome” diventavano delle “vere” sciantose francesi.
Alessia Moio, per ben 10 anni è stata la prima ballerina del Salone Margherita, oggi è l’ultima delle sciantose, perché è unica nel dare vita ad un personaggio “friccicarello” che passa con disinvoltura dalla macchietta alla canzone di voce e di carattere. Chissà se Alessia farà anche la “mossa”! Appuntamento da non perdere.