LUNEDÌ 04 DICEMBRE 2023




Il fatto

Castellammare, fucile da guerra nascosto in una casa: condannati i Vitale

Rapicano: 'Gigino se deve andare con un mitra a Scanzano per fare valere le sue ragioni lo fa'

di Redazione
Castellammare, fucile da guerra nascosto in una casa: condannati i Vitale

"Gino Vitale è intraprendente e se deve andare con un mitra a Scanzano per far valere le sue ragioni lo fa», ha dichiarato durante un interrogatorio il collaboratore di giustizia Catello Rapicano. E dalle quelle dichiarazioni è partito un processo che si è chiuso ieri. Fucile nascosto in casa, nel centro antico di Castellammare. Per un'arma da guerra del clan D'Alessandro ritrovata nel sottotetto di un'abitazione abbandonata condannati i cugini Vitale. I carabinieri avevano ritrovato un fucile d'assalto Zastava calibro 7,62 di fabbricazione slava con una busta di munizioni.

Ieri la sentenza di primo grado ai quattro uomini che lasciarono le loro impronte digitali sulle armi ddella cosca di Scanzano. Luigi Vitale, 43 enne noto come «Gino o mariuolo», è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione in continuazione con la precedente condanna incassata nel 2019 per la gestione della piazza di spaccio del Centro Antico. Altri due anni di reclusione anche per il 31enne Pasquale Vitale, due mesi in meno per il 48enne Fortunato Vitale, mentre per il 34enne Maurizio la condanna è di due anni e otto mesi. 

Le indagini, condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata e della compagnia di Castellammare, erano partite su precise indicazioni dei fratelli Pasquale e Catello Rapicano, oggi entrambi pentiti, che conoscevano uno dei nascondigli dI droga e armi dei Vitale. Era stato Pasquale ad indicare con precisione quel covo al civico 24 di via Salita Marchese De Turris, nel cuore del quartiere dove i Vitale hanno la loro piccola roccaforte.

 


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24-11-2022 14:07:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA