Lettere perde il Presidente del consiglio comunale. È morto Gennaro De Santis. Il medico, di 67 anni, era ricoverato in ospedale al Cardarelli.
I funerali si svolgeranno domani mattina, alle undici, nella Cattedrale di Lettere.
Il suo ricordo è affidato al sindaco Non Giordano; "Tocca a me salutarti, sento e devo farlo io.
Tocca a me salutare il mio medico di famiglia, l’amico del mio papà, il mio consigliere, Il mio assessore, Il Presidente del Consiglio Comunale della Città di Lettere, ma soprattutto il mio amico.
Ecco perché stasera per me è difficile se non impossibile non continuare a versare quelle lacrime che da ieri notte mi accompagnano, quasi a volermi ricordare di Te caro Presidente, della tua splendida famiglia, dei tuoi adorati figli Marianna e Ciro, della signora Lucia, moglie, mamma e nonna instancabile, di tuo genero e mio caro amico Luigi.
A tutti loro l'abbraccio di una intera comunità.
Difficile però trovare le parole giuste, perchè so bene quanto tenevi al corretto utilizzo della lingua italiana e non vorrei fare errori come mi capitava quando preparavamo qualche cosa di scritto a quattro mani ed immancabile arrivava la tua voce autoritaria: “Nino dai a me su su”.
Difficile decidere da quale dei tanti momenti vissuti insieme iniziare a sfogliare l’album dei ricordi.
Immagini nitide, recenti, quale quella della mia proclamazione nel 2012 quale Sindaco della Città di Lettere, quando con tono commosso mi sussurrasti “stiamo vivendo un sogno che abbiamo rincorso insieme al tuo papà e tanti altri amici per anni e che ora si materializza con te, insieme a te”, e mi avvolgesti in un abbraccio soffocante di affetto.
E come dimenticare l’orgoglio e la felicità con la quale ci hai contagiato alla nascita dei tuoi adorati nipoti Giuseppe e Lorenzo Gennaro.
Così come non potrò mai dimenticare i funerali del mio papà. Al momento della sepoltura mi abbracciasti dicendomi “Nino con Salvatore va via anche un pezzo della mia vita, ricordati che da oggi io per te ci sarò sempre”.
E così è stato, ti ho sempre trovato accanto, un passo indietro anzi come piaceva dire a te per coprirmi le spalle. Nei momenti tristi, bui e nelle gioie ci sei sempre stato.
Per circa 40 anni sei stato una presenza costante nella mia vita, caro dottore.
Uomo di una cultura e di una preparazione di altri tempi, dalla presenza imponente e dal timbro di voce deciso ed autoritario, ma soprattutto uomo dal cuore buono.
Con te va via un pezzo della storia recente della nostra città, 40 anni dedicati alla professione ma anche all’impegno sociale e civico, ma sempre al servizio della città, motivo per cui con ordinanza ho disposto il lutto cittadino, con minuto di silenzio, bandiere a mezz’asta, serrande abbassate e sospensione delle attività, in segno di raccoglimento e rispetto, durante la celebrazione dei funerali.
Buon viaggio caro dottore, ho scelto e prendo in prestito questa foto da un caro amico a cui hai voluto un bene dell’anima, Giuseppe D'aniello, perché noi tutti vogliamo ricordarti così sorridente e felice.
Presidente, mi raccomando lassù salutami il tuo amico il mio papà, ed organizzate insieme a zio Pietro ed a Luigi una delle vostre interminabili partite di carte con le solite ed immancabili urla.
“In Paradiso ti accompagnino gli Angeli, al tuo arrivo ti accolgano i martiri, e ti conducano nella Santa Gerusalemme."