Vuole ringraziare i medici a cui ha affidato la sua bambina perché la curino dal tumore.
Ornella Auzino, una mamma imprenditrice della provincia di Napoli, ha scritto una lettera aperta per raccontare la sua esperienza: "Ho dovuto affrontare la paura della morte".
Nelle sue parole il dolore e la preoccupazione per la sua Federica. Nel testo pubblicato sul suo profilo Facebook racconta il percorso iniziato a dicembre. Ma la sua è una testimonianza per dare coraggio alle famiglie degli altri ragazzi impegnati nella lotta contro la malattia e per un futuro senza l'incubo di ospedali e medicine. La sua bambina in tre mesi e mezzo è alla sesta chemio.
Ornella elogia innanzitutto "la straordinaria professionalità, spesso non valorizzata quanto meriterebbe, che caratterizza il Sistema sanitario nazionale e campano".
Poi sottolinea le difficolta' quotidiane di medici e infermieri: "Gli sforzi sovraumani di un personale impegnato ogni giorno a lottare contro il cancro e contro carenze strutturali". Nel reparto di oncologia del Santobono-Pausilipon, "angeli con il camice bianco" hanno in cura dal 28 dicembre Federica.
La lettera inizia con la descrizione di ciò che "prova una mamma del Sud quando le dicono che la figlia ha un tumore: quando un genitore scopre che il proprio figlio ha un cancro c'è bisogno di punti di riferimento".
Ornella e il marito non vogliono partire e si affidano al Santobono-Pausilipon per verificare i dolori sospetti e ormai forti provati da Federica, arrivata in ospedale già sofferente. La diagnosi arriva velocemente, seguono i primi ricoveri e le cure.
"I medici le hanno tolto il dolore insopportabile che aveva e l'aiutano psicologicamente. A Pasqua siamo riuscite a tornare a casa. Lei sta male dopo la chemio, ma abbiamo ripreso a sperare".