Consiglio blindato. Quando è arrivato il sì alla privatizzazione delle Antiche Terme in aula con il sindaco e la sua squadra c’era solo la sua maggioranza. Fuori gli ex termali dopo le contestazioni e il tentativo di occupare l’aula, fuori le opposizioni per protesta con la decisione di approvare il provvedimento senza gli ex dipendenti delle terme. Giornata tesa, dopo quella di una settimana fa quando a bloccare i lavori erano stati invece di due consiglieri dei Cinquestelle Vincenzo Amato e Mara Murino. La disperazione per il lavoro che non c'è, è esplosa questa mattina durante il Consiglio comunale di Castellammare che all'ordine del giorno prevedeva la discussione della privatizzazione delle Antiche Terme. Una manifestazione d’interessi che alla fine è stata aperta anche a possibili partner pubblici intenzionati a investire nello stabilimento del centro antico.
Gli ex termali, licenziati in seguito al fallimento dell' azienda stabiese, attendevano la lettura del dispositivo hanno sperato fino alla fine che fosse inserita nel bando la clausola sociale che avrebbe dovuto vincolare alla riassunzione degli ex dipendenti. Una clausola che da mesi il sindaco Pannullo e il suo vice Di Martino avevano annunciato di non poter inserire, essendo il destino degli ex dipendenti collegato a quello delle Nuove Terme. "Chiuso un capitolo, stiamo lavorando al rilancio" assicura il primo cittadino.
Dal pubblico sono volate bottiglie all'indirizzo dei consiglieri a Palazzo Farnese. La polizia municipale e la Digos sono intervenuti quando gli ex termali hanno invaso l'aula spostando una balaustra di contenimento. Polizia municipale e cittadini sono venuti alle mani. È durato poco, ma la tensione è diventata altissima. I cittadini hanno urlato "ladri e parassiti" nei confronti degli amministratori. Nessuno si è ferito. Ma per riportare la calma la seduta consiliare è stata sospesa e l'aula è stata sgomberata. Tutto ciò mentre anche tra due consiglieri comunali, Eutalia Esposito e Mara Murino, si scatenava una lite tra i corridoi.
Tra la consigliera del Movimento 5 stelle e la ginecologa hanno avuto un acceso diverbio. Impossibile sedare gli animi, per cui si è deciso di far proseguire il Consiglio comunale senza il pubblico. Consentita solo la presenza dei giornalisti. Ma la calma è durata poco. Nuove tensioni sono sorte tra il membro dell'opposizione Salvatore Vozza e il primo cittadino Antonio Pannulo. Quindi, tutti i consiglieri di opposizione hanno abbandonato la seduta che si è chiusa con l'approvazione della privatizzazione delle Terme.