Ragazzo in giacca e cravatta che festeggia con denaro in mano (Canva) Ilcorrierino.com Non tutti lo sanno, ma c’è un requisito che ti consente di ottenere un guadagno maggiore in busta paga: ecco di cosa stiamo parlando. Di questi tempi, non si fa altro che parlare delle difficoltà economiche in cui verte la maggior parte delle famiglie italiane. I rincari hanno messo alle strette tutti coloro che svolgono lavori comuni, con retribuzioni medio-basse. Purtroppo, l’unica cosa a non aumentare sono proprio gli stipendi. Per questo, sempre più persone fanno fatica ad arrivare a fine mese e sono costrette a una serie di rinunce. Tuttavia, c’è un requisito che ti permetterebbe di guadagnare di più. Non tutti lo sanno ed è per questo che alcuni datori di lavoro ne approfittano. Vieni a scoprire subito di cosa stiamo parlando. Il segreto per un guadagno maggiore Se tra te e l’azienda per la quale lavori viene istituito un determinato patto, tu avrai diritto ad avere una retribuzione maggiore. Ti sveleremo tra poco di che patto stiamo parlando, ma sappi che è una pratica comune a parecchie realtà lavorative, solamente che non tutti rispettano i patti e aumentano lo stipendio del lavoro che lo sottoscrive. Questo patto può avere una durata di massimo 3 anni, con la possibilità di estenderlo a 5 anni per i soli dirigenti. Stando, però, a quanto stabilito dall’articolo 2125 del Codice Civile, il patto è nullo se non è previsto un corrispettivo a favore del prestatore di lavoro. Oltre al compenso fisso mensile, il lavoratore che rientra in questo determinato requisito, dovrà vedersi riconoscere anche un compenso minimo calcolato su un 20% o 30% della retribuzione annua lorda. Ma, ora vediamo qual è il requisito in questione. Ragazzi con espressione incredula davanti al computer (Canva) Ilcorrierino.com Il requisito che aumenta lo stipendio Il requisito o, comunque, il patto che aumenta lo stipendio è quello di non concorrenza. Spesso, un’azienda può far firmare ai suoi dipendenti un documento con il quale gli stessi promettono di non passare all’azienda avversaria. Oltre che per non perdere personale valido, questo atto serve proprio a proteggere i segreti e le strategie dell’azienda stessa. Per i dipendenti, dunque, è un impegno vero e proprio, ma tale impegno deve essere remunerato. Per tutta la durata del patto, il lavoratore dovrà beneficiare di una maggiorazione in busta paga. In ogni caso, il patto di non concorrenza non deve impedire al lavoratore di poter trovare un nuovo impiego. Questo è il motivo per cui vengono imposti dei limiti massimi della durata del patto stesso. Ad ogni modo, questa sorta di riservatezza va pagata e il lavoratore deve ottenere ciò che gli spetta, altrimenti l’atto non avrà più alcun senso. Navigazione articoli Valentino Garavani: quanti anni ha e a quanto ammonta il patrimonio dello stilista