Codice della Strada (pinterest) corrierino.it Dal 2025 il CdS non ha fatto altro che confondere gli automobilisti. Scopri adesso qual è la novità del giorno. Il Codice della strada dovrebbe essere un alleato per tutti: automobilisti, ciclisti, pedoni. Serve a mantenere l’ordine, ridurre i rischi e garantire che, almeno sulle strade, ci siano regole chiare e applicabili. Negli ultimi anni però, più che protezione, le modifiche sembrano aver creato caos. Da quando Matteo Salvini è diventato ministro dei Trasporti, il Codice è stato riscritto più volte, con l’obiettivo dichiarato di aumentare la sicurezza. Ma il risultato è stato un ginepraio di regole, molte poco chiare, altre difficilmente applicabili. Nel 2024, sono state introdotte novità come l’inasprimento delle pene per chi guida sotto effetto di alcol o droghe, nuove norme su monopattini e bici elettriche e sanzioni più dure per chi usa il telefono alla guida. Tuttavia, molte di queste misure hanno sollevato dubbi su come vadano interpretate, e hanno reso difficile il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura. La vera causa degli incidenti Quando si parla di incidenti stradali, le statistiche parlano chiaro. La distrazione è la causa principale. Secondo i dati dell’Istat, l’uso dello smartphone alla guida rappresenta una delle prime cause di sinistro, insieme all’eccesso di velocità e al mancato rispetto della precedenza. Non è tanto l’alcol o la droga il nemico numero uno, ma i comportamenti quotidiani e superficiali, come leggere un messaggio o cambiare playlist mentre si è al volante. Il pericolo non è sempre spettacolare: è spesso banale. Ma non è tutto. Attento alla macchina, arriva la multa (finanzarapisarda) corrierino.it Le novità del CdS Ilpost.it ha diffuso le news. Proprio perché molte nuove norme erano poco chiare, è stata pubblicata una circolare esplicativa che cerca di rimettere ordine, almeno su un punto delicatissimo: la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. La legge adesso dice che si può essere accusati solo se la sostanza è ancora attiva durante la guida. Quindi non basta trovarne traccia nel corpo: bisogna dimostrare che stava ancora producendo effetti. La novità è importante anche perché lo stato di alterazione psico-fisica non deve più essere valutato da un medico, ma solo attraverso test. Il primo è un test salivare preliminare. Se risulta positivo, vengono prelevati due campioni di saliva, da conservare a 4 gradi e spedire subito in laboratorio. Lì si fanno le analisi di secondo livello, le uniche valide per eventuali incriminazioni. Si cerca la presenza di metaboliti attivi, le molecole che indicano se la sostanza è ancora in circolo e quindi in grado di alterare i riflessi. I metaboliti inattivi, invece, non bastano per una condanna, né per una multa, ma attenzione solo in questo caso. Navigazione articoli Addio euro, ” da oggi pagate con queste banconote”: dovete fare subito il cambio o rischiate che non le accettino LIDL ha battuto persino Armani: lo ‘stesso’ vestito a 14.99 | Preso d’assalto lo store per accaparrarselo