Devi avere questo per guidare
Ora ti chiedono di tutto per poter guidare – pexel – ilcorrierino.com

Quando ti fermano al posto di blocco ti conviene esibire tutto quello che chiedono, altrimenti ti becchi una multa salatissima

Mettersi alla guida è un atto quotidiano per milioni di italiani, ma non è mai stato un gesto da prendere alla leggera. Non si tratta solo di muoversi da un punto all’altro, significa condividere la strada con altre persone, rispettare regole comuni, agire con responsabilità e consapevolezza.

Per questo motivo, il codice della strada non è un insieme statico di norme, ma un organismo in continuo aggiornamento, che si adatta all’evoluzione dei tempi, dei comportamenti e delle tecnologie.

Negli ultimi mesi, il tema è tornato con forza al centro del dibattito pubblico a causa della riforma proposta e promossa dal ministro dei trasporti Matteo Salvini. L’obiettivo dichiarato è chiaro: aumentare la sicurezza stradale, ridurre il numero di incidenti, rendere le strade italiane un luogo meno pericoloso.

Da qui la stretta su una serie di comportamenti considerati ad alto rischio, in particolare l’uso del cellulare alla guida, la guida sotto effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti, e le violazioni più gravi ai limiti di velocità.

Le critiche al nuovo codice

Salvini ha motivato la riforma con la necessità di reagire a una situazione diventata insostenibile, ovvero incidenti mortali in crescita, troppi automobilisti imprudenti, e un generale clima di permissività che rischia di avere conseguenze tragiche. Da qui un pacchetto di nuove regole e sanzioni che vuole essere dissuasivo, ma anche educativo, per spingere i conducenti a comportamenti più responsabili.

Tuttavia, non sono mancate le critiche. Alcune misure sono state considerate eccessivamente punitive da una parte dell’opinione pubblica, soprattutto in relazione all’inasprimento delle sanzioni economiche e all’aumento dei punti sottratti dalla patente in caso di infrazioni.

Si segnala, ad esempio, che per l’utilizzo del cellulare alla guida si rischia la sospensione della patente da quindici giorni fino a due mesi già alla prima violazione, oltre a una multa salatissima. Allo stesso tempo, vengono introdotte limitazioni più severe per i neopatentati e un sistema di revoca e ritiro della patente più rapido per chi viene trovato alla guida in stato alterato.

Ti serve il comodato
Esibisci il comodato d’uso o multa – pexel – ilcorrierino.com

Una regola nuova che mette in difficoltà

Uno degli aspetti che ha suscitato maggiore perplessità tra gli automobilisti riguarda il controllo sempre più frequente, da parte delle forze dell’ordine, dell’intestazione dell’auto in caso di guida di un veicolo non proprio. In sostanza, se si guida un’auto intestata a un familiare con cui non si convive, potrebbe essere richiesto di esibire un documento di comodato d’uso. Il codice della strada aggiornato, infatti, stabilisce che per utilizzare in modo regolare un’auto intestata a terzi non conviventi per oltre 30 giorni, è obbligatorio registrare il comodato d’uso gratuito presso la motorizzazione.

In caso contrario, si rischia una multa fino a 716 euro e, in alcuni casi, la segnalazione all’agenzia delle entrate. Questo provvedimento ha sollevato diverse polemiche, soprattutto tra chi usa quotidianamente l’auto di un genitore anziano o di un partner con cui non condivide la residenza. Il nuovo codice della strada, quindi, punta a una maggiore rigidità in nome della sicurezza, ma al tempo stesso introduce obblighi burocratici che stanno creando non pochi disagi.