Da oggi dici addio alla tassa – pexel – ilcorrierino.com Tira un sospiro di sollievo e dici addio alla tanto odiata imposta da pagare. Non devi più versare l’Imu, controlla pure In Italia, il peso fiscale grava in modo significativo sui cittadini, soprattutto su coloro che possiedono beni immobili. Tra le imposte più discusse e spesso mal digerite vi è l’Imposta municipale propria, comunemente nota come Imu. Introdotta nel 2011, l’Imu rappresenta un tributo che colpisce il possesso di immobili, escludendo generalmente l’abitazione principale, salvo che questa rientri in categorie catastali di lusso come A/1, A/8 e A/9. Il calcolo dell’Imu si basa sulla rendita catastale dell’immobile, rivalutata del 5% e moltiplicata per un coefficiente specifico, variabile a seconda della categoria dell’immobile. Come funziona e chi deve pagare Il pagamento dell’Imu avviene in due rate, la prima entro il 16 giugno e la seconda entro il 16 dicembre. Nonostante la sua impopolarità, essa rappresenta una fonte significativa di entrate per i comuni, contribuendo al finanziamento dei servizi locali. Tuttavia, esistono diverse esenzioni e agevolazioni che possono alleggerire il carico fiscale per determinate categorie di contribuenti. Ad esempio, sono esenti dall’Imu gli immobili posseduti dallo Stato, dalle regioni, dalle province, dai comuni e da altri enti pubblici, nonché quelli destinati al culto o di interesse storico o artistico. Inoltre, i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati possono beneficiare di una riduzione del 50% dell’imposta, previa certificazione dell’Ufficio tecnico comunale. I comuni hanno anche la possibilità di applicare aliquote ridotte per specifiche categorie di immobili, come i fabbricati rurali ad uso strumentale, gli immobili locati a canone concordato e quelli destinati alla vendita da parte delle imprese costruttrici, noti come “immobili merce”. Con questo metoo non la paghi più – pexel – ilcorrierino.com L’escamotage per non pagare l’Imu Per le imprese e i professionisti, l’Imu versata sugli immobili strumentali è deducibile dal reddito d’impresa o di lavoro autonomo. A partire dal periodo d’imposta 2022, è stata introdotta la deducibilità integrale per tali immobili, a condizione che l’imposta sia stata effettivamente pagata nel medesimo periodo d’imposta. Questa misura rappresenta un’importante agevolazione fiscale per le attività economiche che utilizzano immobili strumentali per lo svolgimento della propria attività È importante sottolineare che l’Imu non è stata però abolita e continua a rappresentare un obbligo fiscale per molti contribuenti. Tuttavia, in concomitanza con il periodo delle dichiarazioni dei redditi, è possibile che alcuni contribuenti beneficino di rimborsi o crediti d’imposta derivanti da detrazioni e deduzioni fiscali. Questi importi possono essere utilizzati per compensare il pagamento dell’Imu, alleviando così l’onere fiscale complessivo. È quindi consigliabile consultare un professionista o un centro di assistenza fiscale per valutare le opportunità di ottimizzazione fiscale disponibili e garantire il rispetto degli obblighi tributari. Navigazione articoli Il borgo più bello della Campania, ad un passo dalla Costiera Amalfitana e picco sul mare: arrivi e ti sembra di essere in paradiso