Email in arrivo (pexels.com) – ilcorrierino.comUna nuova truffa a regola d’arte sta intasando la casella di posta elettronica di molti: ecco come non caderci con tutte le scarpe.Qualunque transazione o bonifico avviene ormai quasi esclusivamente attraverso internet: siamo nella piena era dei pagamenti elettronici, e sono diversi i vantaggi che provengono da questa rivoluzione, che sta in realtà influenzando praticamente ogni ambito della nostra società.Tra le conseguenze da valutare c’è anche quello della cosiddetta “desertificazione bancaria”: essendo le operazioni svolte quasi interamente da remoto, gli sportelli delle banche sono quasi sempre vuoti, a meno che non ci sia qualche situazione particolare da sistemare. Di conseguenza le filiali sono sempre meno, e così anche i bancomat dai quali è possibile ritirare contanti, come già accennato un metodo di pagamento che potrebbe rasentare la scomparsa.Nonostante la gestione economica del proprio patrimonio da casa propria e digitalmente possa apparire più sicura – ed è proprio così da questo punto di vista -, è necessario fare molta attenzione visto che i criminali sembrano essere sempre un passo avanti a tutti. Vengono messe in atto una serie di strategie da parte dei malintenzionati che tendono a trarre in inganno gli utenti, ma non solo: ecco quali sono tutte le tecniche dalle quali è necessario sapersi difendere. Il primo passo è riconoscerle, vediamo come. Truffe digitali: tutti i campanelli di allarme a cui prestare attenzioneTra i metodi ormai diventati i più classici nel corso della rivoluzione digitale c’è quello delle email: il truffatore imita in modo quasi perfetto il layout, i colori e i contenuti della email che provengono dalla propria banca.A quel punto viene generalmente inserito un link e richiesto all’utente di inserire i dati della propria carta di credito e il pin: rilasciare queste informazioni non è mai sicuro, pertanto è sempre bene fare attenzione e leggere l’email del mittente. Ma non è finita qui, ci sono tre tecniche da conoscere approfonditamente. Truffatori digitali (pexels.com) – ilcorrierino.comLe tecniche più utilizzate dai malfattori digitali (e non)Bisogna fare attenzione a tecniche come quella del trashing, che vede il malfattore raccogliere gli scontrini delle ricevute di pagamento effettuate con carte di credito, quella del boxing, cioè la ricerca di documenti inviati dalle banche nelle buche delle lettere e quella dello skimming, che consiste nell’ottenere i dati della carta attraverso un microlettore aggiunto all’Atm.Se siete a conoscenza di queste strategie, allora saprete difendervi più della maggioranza delle persone: bastano poche accortezze e dello spirito di osservazione. Navigazione articoliPoste Italiane, la comunicazione urgente è arrivata a tutti: se hai il libretto qui controlla immediatamente Auto, questi modelli spazzati via: ora è davvero il momento di dire loro addio | Arriva la sentenza