Ti conviene non vivere qui – pexel – ilcorrierino.com Se vivi qui e non fai attenzione, ti puoi beccare una multa davvero salata. Lo dicono le statistiche L’Italia è una terra ricca di bellezza, storia e cultura. Le sue città, grandi o piccole che siano, custodiscono un patrimonio inestimabile fatto di arte, architettura, tradizioni secolari e scenari naturali che tutto il mondo ci invidia. Ogni anno milioni di turisti provenienti da ogni angolo del pianeta scelgono il nostro paese per ammirare le sue meraviglie: Roma con il Colosseo e la sua storia millenaria, Firenze con il Rinascimento che si respira in ogni via, Venezia con i suoi canali unici al mondo, Napoli con il suo cuore pulsante di umanità e cultura popolare. Ma non ci sono solo le grandi città d’arte: anche borghi meno noti o province apparentemente periferiche sanno raccontare una storia, regalare emozioni e offrire tesori da scoprire. Negli ultimi anni si è diffusa la consuetudine di stilare classifiche che mettono a confronto le città italiane per capire in quale si viva meglio. I parametri sono vari: qualità della vita, servizi, lavoro, trasporti, ambiente, tempo libero. Le classifiche sulle città italiane Alcune di queste classifiche sono redatte da enti ufficiali, altre da riviste di settore o piattaforme digitali che raccolgono opinioni degli utenti. In ogni caso, l’obiettivo è offrire una panoramica sullo stato delle città italiane, individuando punti di forza e debolezze. E non di rado questi confronti diventano anche motivo di orgoglio o di dibattito tra gli stessi abitanti. Oltre a considerazioni di tipo economico e sociale, spesso si guarda anche alla densità abitativa, alla ricchezza media, al mantenimento delle tradizioni locali. Alcune città vengono apprezzate per la vivacità culturale, altre per la sostenibilità ambientale, altre ancora per la vivibilità nei quartieri residenziali o per il basso tasso di criminalità. È un’analisi complessa, perché ogni città ha caratteristiche uniche e ciò che può essere positivo per qualcuno può non esserlo per altri. Tuttavia, questi studi sono utili per fotografare lo stato del paese e cogliere le tendenze in atto. Se rispondi male qui ti multano – pexel – ilcorrierino.com La città che inaspettatamente sorprende Una delle classifiche più curiose e, per certi versi, provocatorie, è quella recentemente che ha voluto indagare un altro aspetto della vita urbana, la maleducazione. L’indagine ha chiesto a centinaia di italiani quale fosse, secondo la loro esperienza personale o percezione, la città più scostumata d’Italia. Il risultato ha sorpreso molti. Secondo quanto emerge, la città che ha conquistato il poco invidiabile primato di “più maleducata” d’Italia è Venezia. A quanto pare l’alto flusso di persone in città non aiuta a mantenere la calma. A seguire, nella classifica figurano anche Roma, Palermo e Catania. Il giudizio si basa su comportamenti quotidiani come mancato rispetto delle file, arroganza nei rapporti pubblici, scarsa educazione alla guida o semplicemente l’abitudine a gridare e interrompere. Va detto che questa valutazione, pur se interessante, è altamente soggettiva e probabilmente influenzata da pregiudizi o esperienze isolate. Tuttavia, evidenzia quanto anche l’aspetto del comportamento sociale contribuisca alla percezione della qualità della vita in una città. Navigazione articoli TEST delle EMOJI, rispondi a queste 3 domande e ti diremo quanto sei intelligente: è l’unico test certificato