Dovrai riabituarti al contante
Finita la rivoluzione digitale: solo contanti – pexel – ilcorrierino.com

Dici addio ai pagamenti con carta. Da oggi si ritorna al contante. Non puoi farci niente, dovrai prelevare

Negli ultimi decenni la tecnologia ha trasformato profondamente il mondo della finanza, rivoluzionando il modo in cui gestiamo e utilizziamo il denaro. I pagamenti elettronici sono diventati la norma, sostituendo progressivamente il contante, che un tempo dominava ogni tipo di transazione.

Oggi, basta un semplice tocco sullo smartphone o l’inserimento rapido di una carta per pagare qualsiasi cosa, da una cena a un biglietto del treno.

In Italia, come nel resto d’Europa, la digitalizzazione dei pagamenti ha portato vantaggi evidenti in termini di praticità e tracciabilità. App come Google Pay, Apple Pay o Satispay stanno diventando sempre più popolari, soprattutto tra i giovani, e le banche tradizionali stanno adattando i loro servizi per stare al passo.

In molte zone, tuttavia, la rivoluzione digitale ha un rovescio della medaglia, in quanto le filiali bancarie chiudono e vengono smantellati anche gli sportelli automatici atm, lasciando scoperti interi paesi o quartieri.

Il rapporto dell’Italia coi pagamenti digitali

Nonostante questo scenario, nel nostro paese resiste una certa diffidenza nei confronti del pagamento con carta, specie per piccoli importi. In alcuni bar, tabaccherie o mercatini, ancora oggi ci si sente dire che il Pos non funziona, o che si accettano pagamenti solo sopra una certa soglia.

Questo atteggiamento è molto diverso da quello che si osserva nel resto d’Europa, dove anche una bottiglietta d’acqua può essere pagata tranquillamente con la carta. La resistenza è spesso dovuta alle commissioni applicate ai commercianti, considerate troppo elevate per operazioni di piccolo valore.

A cambiare lo scenario, però, è una novità importante, che rischia di cancellare tutto il progresso tecnologico ottenuto finora e ci riporta all’uso del caro vecchio contante.

Addio carte di credito
Da oggi solo cash – pexel – ilcorrierino.com

Le novità che sconvolgono tutti

A partire dal 1° luglio 2025, Bancomat introdurrà un nuovo sistema di tariffe basate sul valore dell’acquisto. Le commissioni saranno più basse per i piccoli importi, proprio per incoraggiare l’uso delle carte anche per spese minime, mentre aumenteranno per gli acquisti di maggiore entità. L’obiettivo è rendere più equo il sistema e incentivare l’uso diffuso del pagamento elettronico. Dietro questa decisione c’è anche un cambio strutturale. Il Fondo Strategico Italiano è entrato nel capitale di Bancomat, diventandone l’azionista di maggioranza.

Questo ha trasformato Bancomat da semplice gestore tecnico a impresa a tutti gli effetti, interessata a investimenti, espansione e redditività. Il cambiamento non sarà solo nei numeri, dalle carte sparirà anche il marchio PagoBancomat, che sarà unificato nel logo Bancomat, per rafforzare il brand. Tuttavia, le novità stanno generando qualche preoccupazione. Gli acquirer, cioè gli intermediari bancari che gestiscono i Pos per conto dei commercianti, potrebbero vedere ridotti i propri margini. Di conseguenza, potrebbero decidere di scaricare parte dei costi sugli esercenti, che a loro volta rischiano di ritoccare i prezzi dei prodotti o di tornare a scoraggiare l’uso della carta. Il rischio concreto è che alla fine il peso delle nuove tariffe ricada, ancora una volta, sui consumatori.