Clorato nelle bevande
Ragazza con espressione scioccata e bibite sullo sfondo (Canva) Ilcorrierino.com

Il nuovo nemico del nostro organismo è proprio lui, il clorato: ecco dove lo troviamo e qual è il suo effetto sulla nostra salute.

Spesso, sentiamo parlare di sostanze e ingredienti contenuti in alimenti che consumiamo con regolarità, ma non conosciamo davvero gli effetti che questi potrebbero avere sulla nostra salute.

Tra questi, uno dei più pericolosi è il clorato. Probabilmente, questo non è così conosciuto come dovrebbe e sono in tanti a sottovalutare le problematiche che potrebbe dare.

Scopriamo insieme di cosa si tratta e in quali bibite è contenuto. Rimarrai a bocca aperta quando comprenderai i rischi per la salute.

Cos’è il clorato

Il clorato altro non è che un composto chimico. Di naturale, quindi, ha davvero ben poco ed è per questo che viene considerato un cattivo alleato, per l’organismo. Il cloro, componente principale di questo composto, è un agente ossidante, sbiancante e disinfettante. Ebbene sì, è lo stesso cloro che viene utilizzato per disinfettare l’acqua della piscina, ma anche alcuni alimenti.

In genere, per clorati si intendono i sali dell’acido clorico, clorato di sodio e clorato di calcio. Stando a quanto comunica l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), non si dovrebbero assumere, al giorno, più di 3 microgrammi di clorato, per kg di peso corporeo. I rischi per la salute, se si eccede con le dosi, sono davvero preoccupanti e da non sottovalutare. Prima di scoprirli, vediamo quali bibite contengono questo composto, così da limitarne l’assunzione.

Attenzione alle bibite con clorato
Ragazza con espressione preoccupata e calice in mano (Canva) Ilcorrierino.com

Le bibite da cui stare alla larga e i rischi del clorato

L’esposizione al clorato può essere cronica oppure acuta. Entrambe sono pericolose per l’essere umano. Nel primo caso, vengono colpiti maggiormente i bambini con meno di 10 anni d’età, che possono soffrire di carenza di iodio, mentre nel secondo caso possono essere coinvolti tutti, a prescindere dall’età. In questa condizione, si rischia l’insufficienza renale. Laddove i livelli di clorato superano quelli stabiliti dall’EFSA, si provvede a un immediato ritiro dal mercato degli alimenti o delle bibite coinvolte. È quello che è accaduto con la Coca-Cola, per cui lattine e bottiglie di vetro sono state ritirate dalla vendita.

Ma, questo non è l’unico brand a essere finito nel mirino dei controlli. A fargli compagnia, anche Fanta, Sprite, Fuze Tea, Minute Maid, Royal Bliss, Tropico, Nalu. Attualmente, le principali fonti di esposizione al clorato, sempre secondo quanto riportato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, sarebbero alimenti e acqua potabile. Anche se risulta impossibile controllare la reale quantità di clorato, per tutto ciò che consumiamo, sarebbe comunque una buona pratica ridurre l’assunzione di tutto ciò che viene considerato a rischio, come le bibite in lattina. Mangiare e bere con maggiore consapevolezza è già un passo avanti verso una qualità di vita migliore.