Tre giorni di assenza da lavoro, licenziamento in tronco: ufficiale il Decreto TUTELA, ti stracciano il contratto senza preavviso I E non becchi neanche la disoccupazione

Licenziamento in tronco se commetti questo errore durante il tuo lavoro: fai attenzione o rischi grosso, i dettagli

Il mondo del lavoro da qualche anno a questa parte subisce sempre delle modifiche sostanziali e vede come protagonista il cambiamento sia delle mansioni e sia dei punti di vista che, grazie alla tecnologia si sono affinate e diventano sempre più complesse e poco banali. Le cose non sono affatto semplici quando rischi un licenziamento in tronco per alcuni comportamenti che possono fare la differenza: andiamo a vedere di cosa si tratta, tutti i dettagli e le curiosità.

I nostri utenti che ci seguono da moltissimi anni, spesso ci chiedono informazioni circa i cambiamenti relativi al mondo del lavoro, tutto quello che ne concerne e i relativi punti di forza e strategici che possono fare la differenza soprattutto se ci si trova in difficoltà o dinnanzi a situazioni spiacevoli che non sapeva o non aveva assolutamente considerato. 

Tutto il mondo del lavoro, spesso, viene approfondito dal Governo Meloni che è al lavoro da moltissimi anni per favorire un adeguamento ai giovani circa i contratti di lavoro, le modifiche e tutto quello che fa riferimento ai cambiamenti che possano migliorare a nostra condizione economica.

Abbiamo deciso, quindi, di parlarvi e approfondire una questione importantissima che possa fare la differenza soprattutto per quanto riguarda il licenziamento e perché potrebbe avvenire improvvisamente: ecco tutti i dettagli e le curiosità che fanno la differenza. 

Lavoro e licenziamento: ecco a cosa fare attenzione

Oggigiorno, nonostante il lavoro è cambiato per via della pandemia introducendo il fenomeno dello smart working, le cose cambiano dal punto di vista del licenziamento. Questo, infatti, secondo la circolare numero 6 del 2025, emanata dal Ministero del Lavoro, ti può far perdere il lavoro se non ti presenti per 15 giorni. Nel dettaglio, infatti, vi diciamo che grazie a questa circolare, ci sono state delle modifiche chiarendo numerosi aspetti proprio allo stesso lavoratore.

Secondo quanto riportato dal documento ministeriale, l’art. 19 della l. 203/2024 ha innovato profondamente l’art. 26 del D.lgs. n. 151 del 2015, inserendo il nuovo comma 7-bis. Questo fa riferimento a quello che tuti considerano come dimissioni implicite nei casi in cui il dipendente si assenti senza giustificazione per un periodo superiore a quello previsto dal contratto collettivo , ossia oltre i 15 giorni.

Ecco cosa potrebbe succedere se lo fai

Se ti trovi in questa situazione, il datore di lavoro potrebbe chiedere un’apposita segnalazione all’Ispettorato Nazionale del Lavoro per le verifiche del caso.

La durata dell’assenza per intenderci deve essere consecutiva per la cessazione del contratto. La comunicazione all’Ispettorato può essere inoltrata dal datore di lavoro anche successivamente al 15° giorno di assenza.