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Bollette del gas, preparati a pagare migliaia di euro in più: controlla subito questa cosa | Se non lo fai sei rovinato

Bollette Gas (depositphotos) - ilcorrierino.com
Bollette Gas (depositphotos) – ilcorrierino.com

L’inverno potrebbe diventare davvero tragico se non avete chiara questa novità: vediamo cosa è successo nell’ambito bollette.

Negli ultimi anni sono stati tanti i provvedimenti governativi che hanno fatto sì che alcune bollette da record si ridimensionassero nel tempo, visto che avevano iniziato a rendere la vita della maggioranza delle persone veramente complessa.

Il caro vita, che comprende anche il rialzo dei prezzi di diversi beni di prima necessità, è ormai una realtà, e in esso è compresa anche la conseguenza della crisi energetica che si è profilata negli ultimi tempi.

Sono molti gli stratagemmi per poter pagare meno, ma quasi tutti sono illegali, e l’utilizzo di energie rinnovabili è ancora troppo ristretto per avere dei benefici concreti che giungano fino al singolo consumatore.

Sfortunatamente, un’altra notizia funesta arriva in tema bollette ed energia: si tratta della fine di una agevolazione che era stata introdotta proprio a causa del caro energia.

La novità per le bollette

Sono passate già due settimane dalla data fatidica, ovvero il 10 gennaio 2024: il giorno che ha segnato la fine del mercato tutelato per cinque milioni e mezzo di utenti “non vulnerabili”.

Perché è accaduto tutto questo? A quanto pare, le regole per rientrare nelle categorie cosiddette vulnerabili, sono cambiate: controllate se per voi è mutato qualcosa in base ai nuovi parametri del Ministero dell’Ambiente, riassunti ad hoc dalla Guida dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc).

Soldi per l'energia (depositphotos) - ilcorrierino.com
Soldi per l’energia (depositphotos) – ilcorrierino.com

I nuovi parametri

Il principale cambiamento che dovete assolutamente controllare è quello della soglie dell’ISEE: l’anno scorso, nel 2023, l’asticella dell’ISEE massimo che non si doveva superare per poter ottenere la tutela era di 15.000 euro, quest’anno è stata tolta l’agevolazione per chi ha un reddito maggiore di 9.530 euro. Non è certo una differenza da poco, ed è ben sottolineata, per fortuna, all’interno della guida Unc.

Un’altra mancata proroga è quella della soglia Isee a 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico: è una soglia che torna allo stato precedente, che era quello di 20.000 euro. I parametri, comunque, non sono solo quelli legati al reddito: rientrano nelle persone vulnerabili anche le persone al di sopra dei 75 anni, i soggetti o le strutture che ospitano soggetti che necessitano di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentate dall’energia elettrica, chi ha un’utenza presso le isole minori non interconnesse, o abitazioni di emergenza, in seguito a eventi calamitosi.