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È ricomparso dopo 100 anni, pensavamo fosse estinto ma non era così: ecco l’animale che ha lasciato gli scienziati a bocca aperta

Scarafaggio
Scarafaggio (pixabay) – ilcorrierino.com

Inaspettatamente è riapparso un animale che nessuno si sarebbe mai immaginato: ecco di quale specie si tratta

Dopo un secolo in cui lo si credeva praticamente scomparso è tornato a gran sopresa, vivo e vegeto, lo scarafaggio mangiatore di legno dell’Isola di Lord Howe.

Le blatte sono conosciute per la loro corazza e per la capacità di sopravvivere anche dopo un disastro nucleare e in quest’ occasione l’hanno confermato nuovamente.

Questa scoperta ha lasciato davvero a bocca aperta tutti basti pensare che questa specie si considerava praticamente estinta tanto da essere inserita in una lista che comprende più di 160 animali scomparsi a causa delle attività umane e cambiamenti climinatici.

Questo ritrovamento è sicuramente incoraggiante e fa ben sperare soprattutto per gli scienziati che sono pronti a riservarla.

Una lunga assenza che dura 80 anni

Il nome scientifico di questo scarafaggio è Panesthia lata, privo di ali e di notevoli dimensioni con la caratteristica di avere una particolarità nel consumo di legno.  Lungo dai 20 ai 40 mm circa, mangia legna (tronchi soprattutto) grazie a un microbiota specializzato per la digestione di cellulosa, concima e area il terreno, dai colori che virano dal rosso al nero.

Il ritrovamento è avvenuto in mezzo al mar dela Tasmania, e l’ultima sua apparizione risaliva al 1918 prima che sull’Isola di Lord  Howe fossero introdotti i cosiddetti ratti delle navi. Le ricerche non sono mai terminate, nei decenni successivi si erano anche ritrovati insetti simili ma che purtroppo si rivelavano essere solo parenti stretti. Questa volta però è tutto vero, l’antico abitante autoctono di Lowe è riapparso. Atticus Fleming, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Isola di Lord Howe, ha riferito che la scoperta ha sopreso tutti in maniera positiva specialmente per l’importanza storica, poi per quella genetica ed evoluzionistica. “Questi scarafaggi sono quasi come la nostra versione dei fringuelli di Darwin, differenziatisi su piccole isole nel corso di migliaia o milioni di anni e sviluppando la propria genetica unica“, afferma Fleming.

Ecosistema
Ecosistema (pixabay) – ilcorrierino.com

I risvolti positivi sull’ecosistema

E’ stato il destino l’artifice della scoperta, infatti il ritrovamento è avvenuto per caso quando il team di ricerca di Nicholas Carlile, ricercatore del Dipartimento di pianificazione e ambiente del NSW, scrutando tra le rocce ha notato diverse famiglie di Panesthia lata, ai piedi di un grande baniano (una pianta sempreverde della famiglia delle Moracee diffusa nel subcontinente indiano e nel continente Oceania)

“Gli scarafaggi mangiatori di legno dell’isola di Lord Howe sono pietre miliari per il mantenimento di un ecosistema sano sull’Isola, agendo come riciclatori di nutrienti, importanti per accelerare la rottura dei tronchi e come fonte di cibo per altre specie“, riferisce Carlile.