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Imu, l’esenzione puoi richiederla in questo caso: non te l’ha mai detto nessuno | È tutto vero

Esenzione IMU
Esenzione Imu – ilcorrierino.com

Poco se ne parla, ma la verità è che non tutti i cittadini che rientrano nelle categorie stabilite per legge, sono costretti a pagare l’Imu.

Per la maggior parte di lettori pare davvero inutile descrivere l’Imu, ma sarebbe più opportuno definirla per quello che appare, ossia un’imposta che ogni anno colpisce milioni di contribuenti in Italia. In molti infatti la considerano un peso troppo pesante sulle spalle delle famiglie.

È stata introdotta nel 2012 al posto della vecchia Ici, ma da allora ha continuato a suscitare polemiche e malumori diffusi. La gente si lamenta degli effetti negativi sulle proprie finanze personali. Lamentele, queste, che si estendono addirittura sul mercato immobiliare.

Chi deve pagare l’Imu

Sebbene non è su questo che vogliamo soffermarci, è bene rispolverare il suo funzionamento. L’Imu, acronimo di Imposta Municipale Unica, è una tassa che incide sui possessori di immobili in Italia. Come già accennato, è stata introdotta nel 2012 al posto della vecchia Imposta Comunale sugli Immobili, con l’obiettivo di razionalizzare e semplificare il sistema fiscale legato alla proprietà immobiliare.

Questa imposta colpisce diverse categorie di immobili, tra cui le abitazioni principali e le seconde case, i terreni agricoli e edificabili, i fabbricati rurali, i capannoni industriali e commerciali, e così via.

Proprio su questo è bene focalizzarsi, poiché essendo applicata in diverse occasioni, è bene sapere quali di queste possono dare accesso all’esenzione e in quali casi.

Chi può richiedere l'esenzione Imu
Chi può richiedere l’esenzione Imu – ilcorrierino.com

Chi può ottenere l’esenzione Imu

Qui penserete: chi possiede una prima casa per uso abitativo. Eppure no, o meglio, non solo. In questo caso è bene soffermarsi su questioni lavorative che spesso vanno a congiungersi con quelle personali.

La distinzione tra abitazione principale e studio professionale è fondamentale per comprendere l’esenzione dall’Imu. Mentre la legge prevede l’esenzione per gli immobili adibiti a uso abitativo, la questione si complica quando parte dell’immobile è destinata a studio professionale.

Secondo la regola generale, l’esenzione per l’abitazione principale spetta solo se il proprietario dimora abitualmente nell’immobile e vi ha trasferito la propria residenza. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha chiarito che gli uffici, anche parzialmente adibiti ad abitazione principale, non godono delle stesse agevolazioni degli immobili a uso esclusivamente abitativo.

Di conseguenza, se un professionista utilizza parte del suo studio come abitazione principale, potrebbe non poter beneficiare dell’esenzione Imu a causa della destinazione originaria dell’immobile.

Per ottenere l’esenzione Imu in questi casi, potrebbe essere necessario modificare la destinazione d’uso dell’immobile, ottenendo l’autorizzazione dal Comune competente. È importante prestare attenzione anche alla categoria catastale dell’immobile durante l’acquisto, poiché questa determina la possibilità di destinare l’immobile a residenza.

Tuttavia, se si ha una casa in cui si risiede e si decide di utilizzare una parte per lo studio professionale, l’esenzione Imu spetta, poiché si soddisfano i requisiti di residenza e destinazione a abitazione principale. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha confermato che, per ottenere l’esenzione, è sufficiente rispettare tali requisiti, anche se l’abitazione civile è destinata a un uso promiscuo.