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Intelligenza, la scienza si è espressa chiaramente: la ereditiamo proprio da questa persona | Ora è tutto più semplice

Da quale dei due genitori ereditiamo l'intelligenza
Da chi viene ereditata l’intelligenza – ilcorrierino.com

Lo sviluppo delle capacità cognitive del bambino è un processo complesso; ma da chi ereditiamo davvero la nostra intelligenza?

Per diversi anni la scienza ha cercato una correlazione tra l’intelletto di un individuo e i geni ereditati dai propri genitori. Come si tende sempre a cercare la genetica nei tratti somatici, nel colore dei capelli, della pelle e degli occhi, anche lo sviluppo dell’intelligenza sembra essere in qualche modo ereditario.

Secondo la Dott.sa Lucattini, che ha parlato durante un’intervista a vocedellascuola.it, entrambi i genitori possono trasferire il cosiddetto ‘gene dell’intelligenza’, ma ad averne un ruolo predominante è la relazione affettiva e psicologica durante l’infanzia. In tutto ciò, uno dei due genitori sembrerebbe avere una componente maggiormente significativa. Alla canonica domanda: “Sarà intelligente come mamma o papà?”, oltre a dare una risposta, la dott.sa ha aperto un capitolo ben più ampio ed interessante.

Da chi si eredita l’intelligenza

I geni sono ereditati da entrambi, ma un ruolo cruciale sembra averlo la madre. Il motivo è abbastanza semplice e si collega, appunto, allo sviluppo delle capacità cognitive in età infantile.

La madre è rilevante nello sviluppo dell’intelligenza del bambino, principalmente per ragioni naturali, culturali e sociali. La teoria si basa sul fatto che i geni necessitano di stimoli relazionali, psicologici, profondi e inconsci per esprimersi pienamente, e tali imput si sviluppano attraverso l’interazione tra il bambino e la madre fin dai primissimi momenti di vita. Questo primo legame affettivo sarà la guida per tutte le relazioni future del bambino. E il papà che ruolo ha in tutto questo? Simile, ma ancora più complesso.

Da chi si eredita l'intelligenza
Intelligenza e il ruolo dei genitori – ilcorrierino.com

Il ruolo del padre nell’intelligenza di una persona

Sebbene la madre sia la figura biologicamente più attaccata al bambino nei primi mesi di vita, il padre e la sua presenza sono altrettanto essenziali per lo sviluppo psicologico, emotivo, nonché intellettivo di un individuo. In buona sostanza, quando entrambi i genitori partecipano attivamente alle cure e interagiscono regolarmente con il bambino, l’attaccamento padre-bambino può essere altrettanto intenso di quello madre-bambino. è stato dimostrato che la presenza autorevole e amorevole del padre nella vita dei propri figli porta a un maggiore benessere psicologico, migliori risultati scolastici, e successo sociale in genere. Inoltre, i soggetti presentano una riduzione del 50% dei sintomi depressivi rispetto a coloro che non hanno un padre attivamente coinvolto.

Diverse esperienze e studi del caso, hanno altresì dimostrato che i bambini abbandonati o privati di cure e affetto, non riescono a sviluppare pienamente le proprie potenzialità intellettuali, nonostante ci siano tutte le carte in regola nei loro geni. Tale esempio può avere valenza in caso di abbandono o mancate cure di entrambi i genitori.

In sostanza, culturalmente e geneticamente, una madre è più predisposta al contatto, nonché la cura ed empatia del bambino, ma qualunque figura (anche adottiva) si mostri presente nell’età dello sviluppo, sarà quella che determinerà l’intelligenza futura di un individuo.