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Strisce blu, se hai un parente di quest’età che ha questo foglio non le paghi più: non possono multarti | È tutto legale

Strisce blu
Strisce blu – ilcorrierino.com

Sebbene il pagamento delle strisce blu sia obbligatorio, chi possiede questo determinato foglio ha diritto a sostare gratuitamente.

Al giorno d’oggi, i parcheggi a pagamento sono diventati una limitazione per milioni di automobilisti. Non solo si tratta di una limitazione nella libertà di fermare il proprio veicolo, ma anche un costo non indifferente qualora non si abbia alcuna scelta che versare la somma indicata.

Esiste una legge che precisa che ogni zona della città debba necessariamente avere diversi parcheggi liberi qualora fossero presenti quelli con strisce blu: se ci sono 10 parcheggi a pagamento, lo stesso deve essere per quelli gratuiti nello stesso luogo. Tuttavia, la presenza di numerose auto non permette comunque la possibilità di parcheggiare, poiché i parcheggi liberi raramente sono disponibili.

Oltre al fatto che diverse auto elettriche hanno diverse possibilità di evadere tale pagamento (in base alla Regione di appartenenza), ci sono altre eccezioni per cui un automobilista non è tenuto per legge a pagare il ticket.

Strisce blu gratuite: a chi spettano

In questo caso si parla di necessità. Sebbene sia vero che tutti gli automobilisti abbiano bisogno di trovare parcheggio in tempi brevi, un po’ per andare a lavorare, un po’ per impegni vari, per qualcuno questa necessità è di tipo fisiologico.

Questo beneficio è riservato a chi ha accesso alla Disability Card, un documento che certifica la disabilità presso tutti gli uffici pubblici e permette l’accesso a diverse agevolazioni, tra cui l’accesso ai parcheggi gratuiti. Tuttavia, nonostante questa sia parte integrante del processo, non garantisce automaticamente il diritto.

In questo caso è necessario ottenere il contrassegno per disabili, che permette l’accesso ai parcheggi in via gratuita alla persona con difficoltà fisiche. Questo, a patto che abbia una capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta, come riconosciuto dall’articolo 381 del DPR del 16 dicembre 1992 n. 495, oppure sia non vedente, come stabilito dall’articolo 12, comma 3, del DPR n. 503 del 1996.

Contrassegno disabile per auto
Contrassegno disabile per auto – ilcorrierino.com

I parenti possono esporre il contrassegno sul proprio veicolo?

In primo luogo, è bene precisare che per beneficiare delle agevolazioni, non è necessario che la persona disabile viaggi su un’auto specifica per trasporto disabili in carrozzina, possieda un’auto intestata a lei o abbia la patente di guida. Il contrassegno, inoltre, non è vincolato ad un veicolo in particolare e può essere richiesto direttamente in Comune (con tanto di certificazione medica rilasciata dall’ASL) dalla persona con disabilità o dai loro familiari e tutori legali, qualora la persona disabile non sia in grado di farlo autonomamente.

Una volta ottenuto, può essere esposto sul parabrezza di qualsiasi veicolo su cui la persona disabile sia a bordo, sia come conducente che come passeggero. Tuttavia, è importante che il titolare del contrassegno dimostri di essere il conducente o il passeggero del veicolo in cui viene utilizzato. Se il titolare del contrassegno non è presente a bordo del veicolo, le autorità possono emettere una multa fino a 344 euro e sottrarre due punti dalla patente del proprietario del veicolo.