Nessuno dei tuoi figli in giro per il condominio – pexel – ilcorrierino.com O li tieni in casa o ti multano. I condomini non transigono su questo aspetto: i figli non possono circolare da soli Acquistare una casa o prendere un appartamento in affitto rappresenta per molti un traguardo importante, spesso frutto di sacrifici, scelte ponderate e sogni a lungo coltivati. In tanti, soprattutto nelle città, si ritrovano a vivere in un condominio, una tipologia abitativa estremamente diffusa nel nostro paese. Condividere lo stesso edificio con altre famiglie è la norma per milioni di italiani e comporta una serie di vantaggi, ma anche qualche inevitabile svantaggio. Uno degli aspetti positivi più evidenti del vivere in condominio è il senso di comunità. Avere i vicini a portata di pianerottolo può rivelarsi utile e rassicurante, soprattutto per chi vive da solo, per le persone anziane o per le famiglie con bambini. Nascono rapporti di amicizia, collaborazioni spontanee, piccoli gesti quotidiani come ritirare la posta altrui o avvisare se si sente un rumore insolito. In molte occasioni, il condominio diventa una piccola famiglia allargata, un microcosmo in cui ci si conosce e ci si supporta. Il risvolto della medaglia Dall’altro lato, la condivisione degli spazi implica anche regole, limiti e rispetto reciproco. I rumori vanno contenuti, soprattutto in orari serali o durante il riposo pomeridiano. Gli odori forti che fuoriescono dalle cucine, il volume della televisione o della musica, i bambini che giocano nel cortile o nei corridoi, tutto va dosato per garantire la convivenza civile. Non sempre però questo equilibrio si riesce a mantenere, e i contrasti, in alcuni casi, sono inevitabili. Dopo la metà del mese e verso le scadenze delle rate condominiali, in molti iniziano a storcere il naso. Come riportato da diverse fonti, i motivi di conflitto nei condomini sono spesso legati a questioni economiche. A peggiorare la situazione ci sono poi le famigerate riunioni condominiali. In teoria, sono l’occasione per decidere insieme il futuro dello stabile, ma spesso si trasformano in arene di scontro verbale. Condòmini che urlano, amministratori messi alle strette, votazioni combattute fino all’ultima delega. La riunione, per molti, è un appuntamento da evitare a ogni costo. Questo piccino ti può costare caro – pexel – ilcorrierino.com La regola che ti multa fino a 1.500 euro E quando si pensa di averle viste tutte, ecco che arrivano anche le polemiche sugli animali domestici. Molti li considerano membri della famiglia a tutti gli effetti, compagni fedeli e insostituibili. Tuttavia, non sempre è possibile lasciarli liberi di muoversi negli spazi comuni del condominio. Anzi la regola vuole che gli animali domestici vadano condotti per gli spazi comuni del condominio, anche laddove vi fossero delle aree verdi, con gli appositi guinzagli. Nel caso specifico che ha fatto scalpore, si fa riferimento a un episodio che ha visto un gatto girare liberamente per le scale condominiali, disturbando un vicino che ha sporto denuncia. Il tribunale ha stabilito che, per quanto amato e affettuoso, l’animale non può circolare senza controllo negli spazi comuni, se questo crea disagio agli altri. Il proprietario del gatto è stato condannato a pagare un risarcimento al vicino per i fastidi arrecati. Un monito chiaro: in condominio, anche l’amore per gli animali deve rispettare le regole della buona convivenza. Navigazione articoli Biscotti LIDL, li produce l’azienda n.1 in Italia: li comprate per il prezzo ma la qualità è altissima