Home » Agenzia delle Entrate, le cartelle non ti arrivano più: ti prendono i soldi direttamente dal conto corrente

Agenzia delle Entrate, le cartelle non ti arrivano più: ti prendono i soldi direttamente dal conto corrente

Agenzia delle Entrate
Agenzia delle Entrate – ilcorrierino.com

Le novità dell’ultimo periodo sembrano creare un certo scompiglio tra i cittadini: il ricorso immediato all’Agenzia delle Entrate.

Cosa siano le cartelle esattoriali è ormai di dominio pubblico, specialmente per chi – a suo malgrado – ci ha a che fare. Ma se dovessimo entrare nel dettaglio, in pochi conoscono il loro meccanismo, e per questo è bene partire dalla base. Le cartelle esattoriali sono strumenti che l’amministrazione pubblica utilizza con lo scopo di recuperare i crediti dai contribuenti che non hanno adempiuto ai loro obblighi.

Tuttavia, c’è da dire che la situazione economica che stiamo vivendo non consente né ai cittadini né alle stesse imprese di potersi permettere alcuni pagamenti; condizione che porta inevitabilmente all’accumulo di debiti pregressi. Per questo motivo, il Governo Meloni, nel 2023, ha attuato alcune misure per alleggerire il peso di miriadi di cartelle mai inevase, come lo stralcio e la rottamazione.

In questo contesto, solo pochi hanno avuto accesso alle misure; mentre chi non ha potuto sanare i suoi debiti nemmeno con la formula della rottamazione, si trova ancora diverse imposte da pagare come IVA, tasse sui redditi e quant’altro. Il terrore più grande? Oltre al fatto che avere debiti segnalati dall’Agenzia delle Entrate Riscossione porta inevitabilmente a diverse problematiche come l’accesso ai viaggi all’estero, a un mutuo o un semplice finanziamento, si cela la paura che prima o poi tali debiti bussino alla porta del contribuente senza alcun preavviso.

I diritti del contribuente

Sebbene si parli sempre di doveri, è bene precisare che il contribuente in debito con il fisco ha anche dei diritti imprescindibili. In primo luogo, quando i contribuenti ricevono una cartella esattoriale, è fondamentale che siano informati in modo chiaro e comprensibile sui motivi di tale ricezione. Questa comunicazione, per giunta, non dovrebbe mai essere improvvisa o inattesa.

In seconda battuta, i contribuenti hanno il diritto di richiedere informazioni dettagliate riguardo alle procedure di pagamento, compresi i termini di scadenza. A tal proposito il fisco non ha alcun diritto di prelevare l’intero debito dal conto, a meno che non sia stato avviato un pignoramento. Prima che ciò accada, i contribuenti hanno la possibilità di richiedere la rateizzazione dei debiti con addebito diretto.

Inoltre, se ritengono inopportuna l’emissione della cartella, possono presentare ricorso. Questo caso, per quanto possa sembrare raro, è più comune di quanto si possa immaginare in questo periodo. Il motivo? Le cartelle non risultano a norma.

I diritti del debitore
I diritti del debitore – ilcorrierino.com

La PEC sbagliata

Quando si riceve a casa una comunicazione esattoriale, un aspetto rilevante riguarda la validità dell’indirizzo di posta elettronica certificata. Negli ultimi anni, alcuni giudici hanno infatti annullato cartelle esattoriali inviate da indirizzi PEC non validi, dando ragione ai contribuenti che hanno presentato ricorso. L’articolo 3 bis della legge 53 del 1994 stabilisce che la notifica deve essere eseguita utilizzando esclusivamente un indirizzo PEC del notificante risultante dai pubblici elenchi. Pertanto, l’utilizzo di un indirizzo PEC non conforme a queste disposizioni può invalidare la notifica della cartella.

Alla luce di ciò, per quanto questa non sia la soluzione unanime per debellare i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate, essere ben informati e conoscere i propri diritti è essenziale per gestire al meglio le tanto temute cartelle esattoriali.