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Agenzia delle Entrate, stanno pignorando le pensioni per questo motivo: se non mandi la lettera colpiscono anche la tua

Pignoramento delle pensioni
Pignoramento delle pensioni – ilcorrierino.com

Moltissime pensioni vengono pignorate dall’Agenzia delle Entrate ancor prima di essere erogate: cosa prevede la legge e come evitarlo

Le pensioni in Italia sono un tema tanto discusso quanto importante. Dopo diversi anni di lavoro, il cittadino può infatti contare su un assegno pensionistico volto a garantirgli la copertura economica anche quando l’età non consente di svolgere attività lavorative. I requisiti per l’accesso si basano sui contributi versati dallo stesso lavoratore, nonché sull’aspettativa di vita che cambia di anno in anno.

Ad oggi esistono diverse formule per accedere alla tanto bramata pensione, a partire dai 64 anni (o prima), fino ai canonici 67 anni, per la pensione di vecchiaia. Sulle pensioni di oggi ci sarebbe da aprire un capitolo a parte, ma quello a cui è bene fare attenzione sono soprattutto i famigerati debiti.

Sono molti i cittadini che hanno debiti pendenti con il fisco. Alcuni di questi conservano somme irrisorie; altri possono superare i 5.000 euro di cartelle esattoriali. Una cosa che accomuna qualunque debitore è la possibilità di rateizzare il debito e, se possibile, accedere alla rottamazione. Tuttavia, spesso accade che l’operazione di sanazione del debito venga trascurata e il contribuente potrebbe avere a che fare con problematiche non indifferenti, soprattutto in fase di richiesta di pensionamento.

Fisco e pensioni: il pignoramento automatico

Il pignoramento della pensione è una misura adottata in caso di debiti da parte del beneficiario. Nonostante non tutti conoscano i dettagli legali, è evidente che il prelievo forzoso di queste somme avviene quando il debitore ha delle insolvenze.

Detto in parole semplici, il fisco ha il diritto di pignorare una pensione ancor prima che questa venga erogata, ossia quando è ancora in fase di domanda. L’iter si svolge grazie alla comunicazione dell’INPS all’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, è bene precisare che esistono regole ben precise e, secondo la legge, non tutte le pensioni sono soggette a pignoramento.

Pensioni e pignoramento
Pensioni e pignoramento – ilcorrierino.com

Quando avviene il pignoramento delle pensioni

Il pignoramento della pensione avviene quando il lavoratore inizia a percepire la rendita. Questo significa che subito dopo la richiesta di pensione all’INPS, l’istituto verifica, insieme all’Agenzia delle Entrate Riscossione, se ci sono debiti fiscali pendenti. Se il pensionato ha debiti superiori a 5.000 euro che non ha ancora saldato, l’INPS può trattenere una parte della pensione per restituire quanto dovuto.

Tuttavia, ci sono delle protezioni per chi ha pensioni basse. Se l’assegno mensile è inferiore a 1.068,82 euro al mese (pari al doppio dell’assegno sociale), non può essere pignorata. Per pensioni superiori a questa soglia, solo un quinto della parte eccedente può essere trattenuto. Ad esempio, per una pensione di 1.300 euro al mese, si può pignorare solo un quinto della differenza tra 1.300 e 1.068,82 euro, cioè 46,4 euro al mese.

Inoltre, la pensione può essere pignorata da più creditori, ma solo se appartengono a categorie diverse, come il fisco, gli assegni alimentari o soggetti privati.

Per evitare che ciò accada, è bene essere previdenti: se l’importo della propria pensione potrebbe essere elevato, è consigliabile procedere con la rateizzazione delle cartelle ancor prima di richiedere il pensionamento. In tutto ciò, è importante notare che le pensioni sociali, le pensioni di invalidità e gli assegni di accompagnamento sono completamente esenti dal pignoramento.