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Tassa di possesso, da ora paghi anche se hai questa cosa: milioni di Italiani la hanno già da tempo | Ti costa centinaia di euro l’anno

Non solo auto: la nuova tassa di possesso
Non solo auto: la nuova tassa di possesso – ilcorrierino.com

Oltre al bollo auto, emerge una nuova tassa di possesso: sebbene gli obblighi siano differenti, il pagamento è obbligatorio per legge.

Tra le tasse più odiate dagli italiani, non possiamo non citare il famigerato bollo auto. La tassa di possesso di un autoveicolo è da sempre fonte di discussione, forse perché si aggiunge alle imposte già previste per il mantenimento un mezzo, comodo e talvolta indispensabile per famiglie e cittadini.

La cosa curiosa è che non tutti i Paesi europei prevedono il pagamento di tale imposta, sebbene sia vero che l’Italia non sia quello con il costo più alto secondo la media europea. Ad ogni modo, il bollo auto va pagato, a meno che non si sia in possesso di legge 104 (o si sia tutore legale di un soggetto disabile), o si sia scelto di investire sulle auto ibride ed elettriche, che poi anch’esse vedono regole regionali per l’esenzione.

Oggi il bollo auto non sembra essere l’unica tassa di possesso in Italia: esiste un’altra imposta che vede come protagonista un altro veicolo. Questo, a differenza del bollo auto, possiede regole differenti; per questo si rivela importante non fare confusione.

La tassa di possesso per i ciclomotori

Chi possiede già almeno una moto, saprà bene dell’esistenza di questa tassa, ma chi si ritrova nel primo anno di acquisto, potrebbe ricevere una nuova sorpresa a fine anno. Il bollo per i ciclomotori consiste nel pagamento di una tassa di circolazione forfettaria annua, da versare solo se il veicolo viene effettivamente utilizzato.

Come accennato, tale imposta va pagata solamente se il veicolo con cilindrata pari o inferiore ai 50 cc circola su strada: questo significa che se si possiedono più ciclomotori ma se ne usa solamente uno, è importante dichiararlo per evitare un doppio, se non triplo pagamento. Basti pensare a chi ha ancora in garage la vecchia moto, ma non la utilizza per svariati motivi.

Moto e tassa di possesso
Moto e tassa di possesso – ilcorrierino.com

Quando pagare la tassa di possesso per ciclomotori

La tassa per i ciclomotori deve essere pagata entro il mese di gennaio di ogni anno e ha validità di 12 mesi. Tuttavia, il pagamento può avvenire anche successivamente al 31 gennaio senza incorrere in sanzioni, purché venga effettuato prima di mettere il ciclomotore in circolazione.

La tassa varia da Regione a Regione e si aggira intorno ai 20 euro per singolo veicolo. Per quanto riguarda il pagamento, come per qualsiasi tassa di possesso, può avvenire presso sportelli ATM abilitati, punti vendita aderenti alla piattaforma PagoPA (Sisal, Lottomatica), agenzie di pratiche auto, uffici postali, online tramite home banking o strumenti online del PSP (Prestatori di Servizi di Pagamento) aderenti al sistema PagoPA.

Infine, è bene ricordare di portare sempre con te il contrassegno di pagamento del bollo quando si circola con il motorino, poiché potrebbe essere richiesto dalle forze dell’ordine.