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Autovelox, scatta l’illegalità: non possono più multarti | Scatta la legge

Autovelox 2024
Autovelox 2024 – ilcorrierino.com

Una recente riforma ha cambiato le carte in tavola: gli autovelox, per essere considerati legali, devono rispettare determinati requisiti.

Se dapprima gli autovelox potevano essere posizionati ovunque, una recente riforma ha cambiato le regole del gioco. Il decreto del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture dell’11 aprile 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 123 del 28-05-2024, ha stabilito nuove linee guida per la collocazione di questi dispositivi sulle strade italiane.

Ma cos’è cambiato? Prima di tutto, è importante chiarire che questa mossa non ha nulla a che fare con la riforma del Codice della Strada, ancora in fase di discussione al Parlamento. Questo decreto si concentra sul controllo della velocità tramite autovelox, introducendo regole per proteggere i cittadini da abusi eccessivi.

I Comuni, però, non sembrano essere entusiasti di queste nuove disposizioni. Molti si sono opposti alle restrizioni sull’uso degli autovelox, promosse dal ministro Salvini. Ma cerchiamo di capire meglio cosa cambia con questa riforma.

Le nuove regole sugli autovelox

Il decreto stabilisce condizioni specifiche per l’installazione degli autovelox. I Comuni possono utilizzare questi dispositivi solo dopo una valutazione attenta e dando priorità alle postazioni fisse. Le postazioni mobili sono ammesse solo in casi eccezionali, quando non è possibile installare un autovelox permanente.

Ma su quali strade possono essere collocati gli autovelox? Le regole, anche in questo caso, sono precise. I dispositivi possono essere utilizzati solo su strade con elevati livelli di incidenti o in situazioni dove non è possibile contestare immediatamente una violazione. Questo potrebbe essere il caso di strade con molte corsie, scarsa visibilità o traffico intenso.

Le regole, però, variano a seconda del tipo di strada. Su strade extraurbane, ad esempio, gli autovelox possono essere posizionati solo su tratti con limiti di velocità almeno 20 km/h più alti rispetto alla norma. Su strade urbane, invece, devono essere rispettate specifiche condizioni riguardo ai limiti di velocità e alla lunghezza del tratto interessato. Entrando nel dettaglio:

Nelle strade extraurbane, la distanza minima deve essere di 1 km tra il segnale che avverte della presenza del rilevatore e il dispositivo stesso; mentre tra due diversi dispositivi, la distanza minima va da 1 a 4 km a seconda del tratto stradale. Nel caso di strade urbane di scorrimento, la distanza tra due diversi dispositivi deve rietrare tra 500 a 1.000 metri a seconda del tratto stradale. 

Autovelox: la nuova riforma
Autovelox: la nuova riforma – ilcorrierino.com

La contestazione delle multe

La riforma rende più facile contestare le multe per eccesso di velocità. Tuttavia, i dispositivi già installati hanno 12 mesi di tempo (dall’attuazione) per adeguarsi alle nuove regole, altrimenti verranno rimossi. Inoltre, questa riforma non risolve completamente il problema delle multe emesse da autovelox non omologati, come dichiarato dalla Corte di Cassazione.

La riforma degli autovelox mira a rendere più equo e trasparente il sistema di controllo della velocità sulle strade italiane. Resta da vedere come i Comuni si adegueranno e come i cittadini risponderanno a queste nuove regole.