Il Governo Meloni ha potenziato i controlli sui conti correnti – ilcorrierino.comLa nuova riforma Meloni prevede un controllo più accurato dei conti correnti, con un successivo pagamento imposto.In questo periodo si è tornati a parlare di ‘prelievo forzoso’, una manovra attuata nel lontano ’92, che ha previsto il prelievo automatico da parte dello Stato di una percentuale di denaro presente sui conti correnti dei cittadini. Sebbene si tratti di un vago ricordo, a tirare fuori la possibilità di un ritorno al passato è stato Matteo Renzi.In quegli anni è stata necessaria una manovra correttiva da 30 mila miliardi di lire. Durante una discussione notturna con i tecnici del Tesoro e delle Finanze, si era considerata l’idea di alzare l’Iva o l’Irpef, ma entrambe le soluzioni avrebbero avuto conseguenze negative sull’inflazione o sui ceti più deboli. Fu allora che il ministro delle Finanze, Giovanni Goria, suggerì il prelievo forzoso sui conti più consistenti.Ad oggi, il leader di Italia Viva ha accusato il governo Meloni di aver riportato alla luce quella situazione nell’attuale riforma fiscale. La norma permetterebbe all’Agenzia delle Entrate di prelevare direttamente dai conti correnti per tasse o multe non pagate. Una situazione, questa, che ha generato un certo interesse da parte dei contribuenti, allarmaati dalla possibilità che il proprio conto, non solo potrebbe essere controllato nelle spese quotidiane, ma addirittura toccato qualora ci fossero debiti irrisoluti. Il dubbio è ancora vivo nella mente dei cittadini, tanto che il Viceministro Leo ha voluto chiarire la situazione.La manovra del Governo MeloniIn merito alla manovra, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ruffini, ha dichiarato che “sulle tasse non si molla”. A taal proposito, la Lega ha attaccato sulla questione fiscale, ma il viceministro Leo e il ministro Zangrillo hanno difeso la posizione di Ruffini. La norma evidenziata da Renzi – e paragonata al prelievo forzoso – è inclusa nell’articolo 16 della legge delega, che prevede il potenziamento dell’attività di riscossione coattiva e l’automazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari.A tal proposito, il viceministro sottolinea che tale provvedimento ha solamente il compito di “potenziare l’attività di riscossione coattiva dell’agente della riscossione”, anche attraverso “la razionalizzazione e l’automazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari”. Questo, “mediante l’introduzione di meccanismi di cooperazione applicativa sin dalla fase della dichiarazione stragiudiziale del terzo”. Conto corrente e fisco – ilcorrierino.comL’evasione e i condoni: come l’Agenzia delle Entrate ha potere sui conti correntiNessun prelievo forzoso, dunque, ma un potenziamento dei controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate, che grazie al supporto informatico, può avere accesso a più informazioni, nonché a tutti i movimenti del correntista. L’obiettivo è quello di ridurre i tempi per l’incasso delle somme dovute allo Stato. Tuttavia, questo, prevede un controllo maggiore dei conti correnti. Navigazione articoliDichiarazione dei redditi, il commercialista te l’ha sempre nascosto: dichiara questa spesa e recuperi 3000€ | Il tuo portafoglio gioirà Posto di blocco, da ora l’auto deve essere intestata a te: se ti beccano con quella di un altro sono guai seri | Multa abnorme