Dichiarazione redditi (depositphotos) - ilcorrierino.com
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Non tutti sanno che anche questa spesa si può effettivamente portare in detrazione: fallo subito presente al tuo commercialista.

Siamo nuovamente vicini alla presentazione degli acconti per l’IMU e per la Ta.Ri, due delle tasse più detestate degli italiani in quanto intervengono per immobili che non sempre costituiscono un guadagno, e per un servizio che spesso risulta essere manchevole in alcune città – l’AMA a Roma è aspramente criticata dalla cittadinanza.

Tutti, inoltre, si stanno organizzando per la presentazione della dichiarazione dei redditi tramite modello Unico o 730, in base alla propria situazione lavorativa e reddituale, e probabilmente già tanti sono ricorsi, invece, alla presentazione dell’Isee, che è necessario per ottenere la maggioranza delle agevolazioni previste dal Governo vigente.

La situazione della pressione fiscale in Italia sembra essere ogni anno sempre più complessa, anche perché il costo della vita non è affatto adeguato ai salari, pertanto quando si giunge al pagamento delle tasse, la situazione si fa complessa per le famiglie in difficoltà, nonostante bonus, misure di assistenza economica e altro.

Tra le cose importanti a cui fare attenzione c’è niente di meno che la scelta del commercialista, che è il professionista che ci aiuta a regolare i conti con lo stato sia in positivo che in negativo: non tutti, però, conoscono le spese che è possibile detrarre, questa in particolare è spesso ignorata.

Le spese da detrarre

Stiamo parlando della possibilità di detrarre l’Iva per professionisti oppure imprese in capo alle spese dette “di rappresentanza”.

Queste ultime consistono in tutti quei costi che si riferiscono al mantenimento o alla miglioria delle relazioni con i clienti, con i fornitori, i dipendenti e altre figure esterne che badano alla costruzione di una certa reputazione da parte del professionista o dell’azienda.

I modelli (depositphotos) - ilcorrierino.com
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Le detrazioni

Per quanto riguarda i professionisti,, le spese di rappresentanza sono deducibili nel limite dell’1% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta. Invece, se guardiamo alle ditte individuali o società, le spese di rappresentanza sono deducibili nelle seguenti misure massime annue: – 1,5% dei ricavi fino a euro 10 milioni; – 0,6% dei ricavi oltre euro 10 milioni e fino a euro 50 milioni; – 0,4% dei ricavi per la parte eccedente i 50 milioni di euro.

Invece, sono completamente deducibili invece, le spese dei beni di valore unitario non superiore a 50 euro. Se il commercialista non vi ha parlato di queste possibilità, allora forse è il caso di farglielo presente oppure rivolgersi a qualcun altro.