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Disastro inps, devi ridargli i soldi: il bonus è sbagliato | Te li tolgono direttamente

INPS chiede la restituzione del denaro ai contribuenti
INPS chiede la restituzione del denaro ai contribuenti – ilcorrierino.com

L’Inps ha il diritto di richiedere indietro i soldi concessi alle famiglie non spettanti: in arrivo le richieste di rimborso.

Sebbene passino gli anni e cambino i sostegni, il problema sembra essere sempre lo stesso: l’Inps concede bonus ai contribuenti per poi richiederli indietro a causa di errori burocratici. Questa situazione è sempre più comune e i cittadini, dal canto loro, devono fare molta attenzione a questa eventualità.

Come noto. l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, eroga spesso (sotto indicazione dello Stato), alcuni bonus in base alla situazione reddituale o altre situazioni contingenti del richiedente. Quando questo accade, non è escluso che l’INPS possa sbagliare i conteggi, concedendo denaro a chi non spetta o, più comunemente, erogando più del dovuto. In tutto questo vi sono anche situazioni in cui lo stesso contribuente dichiara il falso, al fine di ottenere la prestazione economica. Anche in questo caso, tutti i nodi vengono a galla, ma la conseguenza è un rimborso improvviso con eventuale sanzione.

L’inps può chiedere i soldi indietro

Questa domanda è alquanto lecita poiché trovarsi in condizione di dover restituire ingenti somme di denaro concesso può rappresentare un problema per molti. A tal proposito, la normativa vigente prevede che il contribuente non dovrebbe avere alcuna responsabilità qualora l’Inps versasse sotto forma di pensione o bonus più del dovuto a causa di un errore di calcolo. Tuttavia, vi è anche un’altra casistica: qualora l’indebita percezione è dovuta dallo stesso contribuente, L’Inps ha il diritto di richiedere la restituzione delle somme erogate.

INPS chiede indietro i soldi: il motivo
INPS chiede indietro i soldi: il motivo – ilcorrierino.com

Inps, bonus da restituire allo Stato: cosa sta accadendo

In questo periodo, tantissimi contribuenti stanno ricevendo richieste di restituzione del Reddito di Inclusione. In questo caso, i diretti interessati sono coloro che hanno omesso informazioni sui loro redditi o, ancor peggio, hanno fornito dati falsi al fine di ottenere il sussidio.

Dall’uscita del Reddito di Inclusione, infatti, molti contribuenti hanno dichiarato redditi molto più bassi di quanto realmente percepiti o hanno fornito informazioni false in merito al loro nucleo familiare. Il tutto, per ottenere indebitamente l’Assegno di Inclusione o per assicurarsi un importo maggiore.

In questi giorni l’Inps è al lavoro per fornire ai contribuenti le informazioni dettagliate per quanto riguarda le modalità, nonché la tempistica di restituzione. Non si hanno ancora dettagli sulla questione, ma solitamente quando accadono situazioni simili, l’istituto chiede la restituzione dell’importo entro il 31 dicembre dell’anno successivo all’erogazione. Se entro tale termine non arrivano domande da parte dell’INPS, la restituzione potrebbe non essere necessaria.

Ad ogni modo, in caso di errore o manomissione da parte del percettore, è consigliabile rimediare quanto prima possibile correggendo l’attestazione ISEE e segnalando il mutamento. Questo, onde evitare il richiamo dell’Inps e il conseguente obbligo di restituzione degli importi percepiti con tanto di sanzione ed eventuali conseguenze penali.