L'INPS ti copre di soldi se vai in sede a giugno
Logo INPS e ragazzo che legge una notizia con espressione incredula (Canva) Ilcorrierino.com

Finalmente qualcosa di positivo per tutti coloro che si recheranno presso la sede più vicina dell’INPS. Attenzione, solo in un giorno specifico.

Gestire il denaro contante e liquido è diventato un vero rompicapo, soprattutto per chi vive di pensione. I prelievi al bancomat sono limitati, le commissioni aumentano e la paura di truffe o furti è sempre dietro l’angolo. Le banche spingono verso l’uso delle carte, ma non tutti si sentono a proprio agio con la tecnologia.

Così, anche pagare una bolletta o fare la spesa può trasformarsi in un’impresa. Inoltre, con l’inflazione che erode il potere d’acquisto, ogni euro conta. Ma tra tasse, spese impreviste e rincari, far quadrare i conti è sempre più difficile. E mentre si cerca di risparmiare su tutto, la sensazione è quella di essere sempre un passo indietro.

Questo è un sistema che sembra fatto apposta per complicare la vita a chi ha più bisogno di certezze. Spesso esistono bonus e agevolazioni che potrebbero fare la differenza, ma la loro esistenza è avvolta nel mistero. Non vengono pubblicizzati adeguatamente e le informazioni sono sparse tra siti web e uffici complicati da raggiungere.

Chi ne fa le spese?

Chi ne avrebbe più bisogno, come gli anziani, resta all’oscuro di queste opportunità. E mentre alcuni riescono a ottenere un piccolo aiuto, altri continuano a lottare con le difficoltà quotidiane, ignari del fatto che qualcosa potrebbe alleggerire il loro carico.

Molti anziani non sanno che per ottenere determinati benefici è necessario compiere specifici passaggi. Ad esempio, esistono agevolazioni per chi ha i figli a carico, misure di sostegno economico introdotte apposta per aiutare le famiglie. Ma non è tutto.

L'INPS ti copre di soldi se vai in sede a giugno
Denaro (pexels) ilcorrierino.com

Cosa succede a giugno?

Il contributo mensile cui si fa riferimento e che sarà disponibile dal 20 giugno 2025, è l’Assegno unico. Questo può essere richiesto a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento dei 21 anni del figlio, a condizione che frequenti un corso di formazione, svolga un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito inferiore a 8000 euro annui, sia registrato come disoccupato o svolga il servizio civile universale.

Per ricevere l’assegno, è necessario presentare domanda all’INPS, anche tramite patronati, e rinnovare annualmente l’ISEE per ottenere l’importo completo. Inoltre, è importante sapere che i pagamenti dell’assegno unico possono subire ritardi. Ad esempio, a maggio 2025, l’INPS ha comunicato che gli accrediti saranno effettuati a partire da martedì 20.