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Tasse, scattano i nuovi costi sulle auto: ti tocca pagare anche questo | Controlla se rientri negli esenti

Nuove spese per il mezzo privato (depositphotos) - ilcorrierino.com
Nuove spese per il mezzo privato (depositphotos) – ilcorrierino.com

A una serie di spese che pare infinita se ne aggiunge un’altra: si tratta di una cifra da tirare fuori per poter circolare in auto.

Quando si possiede una automobile privata che si utilizza abitualmente, sono moltissime le spese e anche le responsabilità da affrontare.

In primis il bollo auto – la tassa di circolazione imposta dallo Stato -, seguito dall’assicurazione, ormai da anni divenuta obbligatoria, e dai costi delle revisioni obbligatorie, che sono in capo al proprietario proprio come tutto il resto.

Insomma, mantenere una automobile è diventato quasi impossibile, visto che al tutto va poi aggiunto il costo del carburante, che, quale che sia, corrisponde a una spesa in più in genere piuttosto ingente.

Il discorso cambia solamente quando parliamo di auto elettriche: nonostante i numerosi vantaggi – o forse proprio a fronte di questi – pare che il Governo abbia deciso di aggiungere una spesa specifica per quanti possiedono e usano questo tipo di auto meno inquinanti rispetto alle altre.

Le novità sull’elettrico

Dare la possibilità alla mobilità elettrica di diventare una realtà è costato al Governo non poco, visto che ha dovuto premurarsi di istallare e rendere funzionanti una serie di colonnine per la ricarica elettrica di questo tipo di mezzi, spendendo un certo capitale di cui fa fatica a rientrare.

Lo stesso Giancarlo Giorgetti ha parlato a lungo della questione delle auto e della mobilità elettrica, annunciando la possibilità di un nuovo tipo di tassazione proprio per quanti utilizzano questo tipo di mezzo.

Auto elettriche (depositphotos) - ilcorrierino.com
Auto elettriche (depositphotos) – ilcorrierino.com

La novità

La novità più importante annunciata dal ministro dell’economia è la possibile introduzione delle accise, già presenti per i carburanti tradizionali, anche per le auto che vanno a energia elettrica. Chi pensa di aver fatto un affare, quindi, godendo, mgari, anche di una serie di incentivi, potrebbe ritrovarsi in una situazione che non aveva previsto.

In realtà si tratta di una conseguenza piuttosto ovvia, dato che il crescere della mobilità elettrica ha privato le casse dello stato delle accise sui carburanti, in parte, e quindi si tratta di un importo che, in un modo o nell’altro, deve essere recuperato. Bisogna sperare che a breve siano introdotte in modo diffuso le energie rinnovabili, come quella solare o eolica: questo costituirebbe davvero un cambiamento epocale che potrebbe essere ideale per le tasche dei cittadini, per le casse dello stato e soprattutto per il benessere del pianeta su cui viviamo.