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2000€ di multa in casa tua, da oggi se ti vedono così ti sgozzano: il tuo portafoglio te lo svuotano immediatamente

Multa a casa
La cattiva abitudine che può costare fino a 2.000 euro – ilcorrierino.com

Un’abitudine comune nelle case degli italiani potrebbe comportare una multa piuttosto salata, che può arrivare fino a 2.000 euro.

Che un rumore forte sia indubbiamente fastidioso in un condominio (nonché sanzionabile per legge) questa è cosa nota. Ad essere meno scontata è un’abitudine che passa quasi inosservata da chi la applica, ma genera un certo senso di fastidio per chi la subisce. Dunque, è bene conoscere ciò che potrebbe infastidire il prossimo, che sia un vicino o un passante, in primo luogo per del mero rispetto, ma anche per evitare sanzioni davvero salate. 

Fino a 2.000 euro di sanzione per questa abitudine casalinga

In questo contesto non trattiamo di chi, incurante del vicino di casa, decide di suonare la batteria nelle ore notturne. L’udito non centra, ma ad essere preso in causa è un altro senso: l’olfatto. Soprattutto chi ha un balcone di casa o un giardino, sarà capitato di lasciare l’immondizia fuori con lo scopo di buttarla in un secondo momento. Ecco, talvolta quel momento diventano, ore, giorni e in casi estremi, settimane.

I rifiuti, si sa, sono notoriamente fonte di cattivi odori, ma è fondamentale gestirli correttamente per evitare che le esalazioni infastidiscano gli altri: una sottovalutazione del genere potrebbe rivelarsi costosa.

Sacchetti dell'immondizia
Sacchetti dell’immondizia – ilcorrierino.com

Cattivo odore causato dai rifiuti: il prezzo da pagare

I rifiuti, purtroppo, emettono odori sgradevoli, ma questo non deve diventare un pretesto per costringere i vicini di casa a tollerarli. È essenziale prendere tutte le precauzioni possibili per evitare che i cattivi odori si diffondano, chiudendo accuratamente sacchetti e contenitori e smaltando regolarmente e correttamente i rifiuti. Inoltre, è importante considerare la distanza tra i rifiuti e le finestre o i balconi degli altri.

Questo principio vale sia per le relazioni tra vicini di casa che per i cassonetti posizionati nei pressi delle abitazioni. Se i residenti si sentono disturbati, potrebbero richiedere un risarcimento danni, che potrebbe essere significativo se si considerano anche i danni morali e alla salute. A tal proposito, le norme sulla gestione dei rifiuti urbani stabiliscono una distanza minima tra i cassonetti e le abitazioni che deve essere rispettata.

Per quanto riguarda gli appartamenti, è importante seguire le disposizioni del regolamento condominiale e rispettare il principio della normale tollerabilità. Anche se non è vietato temporaneamente tenere la spazzatura sul balcone in attesa di gettarla, è necessario fare attenzione a non infastidire i vicini. Come accennato in precedenza, anche in questo caso è importante chiudere bene i sacchetti della spazzatura e non lasciarli ammucchiati sul balcone (e nel pianerottolo) per troppo tempo, oltre a utilizzare appositi contenitori per limitare gli odori.

In buona sostanza, il disturbo eccessivo causato dai cattivi odori può essere considerato dunque un danno. In termini economici, il risarcimento può comprendere danni morali e alla salute psichica e può raggiungere cifre considerevoli: fino a 2.000 euro in casi estremi.