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Pagamenti col Pos, da oggi passa la tua carta solo così: ti rubano il pin e perdi tutto | Se te lo chiedono rifiuta sempre

Pagamento con Pos
Pagamento con Pos – ilcorrierino.com

Con diverse tattiche silenziose, i criminali riescono ad accedere ai tuoi dati bancari: come difendersi dai pagamento col Pos.

In un mondo sempre più dominato dalla tecnologia, i pagamenti con il Pos rappresentano la quotidianità di ognuno di noi. Tuttavia, ad oggi, questa pratica comune si rivela un rischio imprevisto per chiunque possieda una carta di pagamento. Un gesto così banale, infatti, può trasformarsi in una trappola per i propri risparmi.

Per quanto sicura possa sembrare questa tecnologia, i mezzi per aggirare il Pos sono molteplici. Questo non significa che bisogna rinunciare ad una comodità come quella del pagamento con bancomat, ma è necessario conoscere alcuni accorgimenti.

Le truffe con Pos più diffuse

Il primo metodo, nonché il più subdolo, è quello del noto contactless. Il meccanismo è abbastanza semplice ma altrettanto pericoloso. Basta che la carta di credito o debito, dotata della tecnologia contactless, si trovi in un portafoglio non abbastanza spesso. In un attimo, passando davanti a un Pos mobile (un dispositivo acquistabile da tutti a soli 20 euro circa), il dispositivo legge i dati e avvia transazioni non autorizzate.

Per transazioni inferiori ai 25 euro, infatti, il Pin non è richiesto: basta appoggiare la carta e il pagamento avviene in automatico grazie al cip presente. Questo dettaglio apparentemente minore diventa l’arma preferita dei truffatori, che possono effettuare una serie di transazioni rapide e svuotare il tuo conto in pochi minuti, senza che il malcapitato se ne accorga.

Anche se molti di noi impostano notifiche via Sms per monitorare i pagamenti, il rischio di vedersi svuotare il conto senza possibilità di reazione è sempre presente. Un caso emblematico di quanto possa accadere è quello di un’anziana residente a Roma, che nel luglio 2020 si rivolse alla polizia per segnalare prelievi non autorizzati sul suo conto bancario, ammontanti a circa 12.000 euro. La donna era caduta vittima di una truffa telefonica: una sedicente dipendente della banca, fingendo problemi con la sua nuova carta, la persuase a rivelare il Pin, aprendo così la strada ai truffatori per rubare i suoi fondi.

Ma questo non è stato un caso isolato. Gli investigatori scoprirono che una banda criminale aveva pervenuto oltre 40 episodi simili in tutta Italia. Utilizzando carte di debito o di credito rubate, la banda chiamava i clienti, già in possesso del Pin ottenuto attraverso varie modalità, e li costringeva a confermare la combinazione di numeri sul telefono. Attraverso un complesso sistema di codifica sonora, i truffatori acquisivano il Pin e poi compivano ulteriori movimenti finanziari, trasferendo denaro tra vari conti per rendere la truffa ancora più difficile da individuare.

Ma il cittadino, dal canto suo, cosa può fare per proteggersi da queste minaccie?

Pos, come proteggere la propria carta
Pagamenti Pos, come proteggere la propria carta – ilcorrierino.com

Come proteggersi

In questo contesto, l’autenticazione a due fattori, che richiede un secondo dispositivo oltre ai dati di accesso standard, può fornire un importante livello di protezione per il proprio bancomat. Allo stesso modo, evitare di tenere i codici Pin insieme alle carte di pagamento è una precauzione semplice ma efficace: in molti scrivono il codice dietro la carta che, sarà pur comodo, ma diventa una sorta di lasciapassare per i criminali.

Infine, se si preferisce, è possibile disttivare il servizio contactless direttamente contattando la propria banca di riferimento, o utilizzando i servizi di internet banking.