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3000€ di bonus per le donne: lo puoi richiedere così

Un bonus per le donne (depositphotos) - ilcorrierino.com
Un bonus per le donne (depositphotos) – ilcorrierino.com

Approvato ufficialmente il sostegno riservato alle donne: si tratta di un aiuto economico non indifferente.

Lo Stato Italiano ha dovuto mettersi all’opera e varare una serie di bonus e agevolazioni in questi anni, specialmente a partire dagli anni della pandemia in cui il Covid ha causato un sostanzioso contraccolpo rispetto all’economia e a meccanismi della società in generale.

La situazione lavorativa non è delle migliori, e il gender pay gap – ovvero la generale differenza di stipendi tra lavoratori e lavoratrici – continua a sussistere.

Le donne in gravidanza, inoltre, seppure abbiano una serie di diritti, non sono del tutto tutelate: basti pensare al mancato obbligo di rinnovo di contratti a tempo determinato, una mancanza nel diritto del lavoro che nuoce anche a chi non deve portare avanti una gravidanza.

Forse è anche per tutti questi motivi che il Governo sta promuovendo una importante agevolazione riservata proprio alle donne: ecco come è possibile ottenerla.

Bonus “donne”

Definirlo un sostegno alle donne, in realtà, è piuttosto improprio in quanto si tratta, nella realtà dei fatti, di un sostegno alle mamme lavoratrici, le quali, ancora oggi, per via di ruoli di genere imposti e acquisiti dalla cultura patriarcale, sono costrette a essere sia lavoratrici che madri a tempo pieno, vista la sostanziale e generalizzata assenza dei padri.

In ogni caso, seppure non sarà certo una misura risolutiva, la somma può giungere anche a cifre piuttosto alte: si tratta di un aumento in busta paga che può raggiungere i 250 euro al mese.

Sostegno alle madri lavoratrici (depositphotos) - ilcorrierino.com
Sostegno alle madri lavoratrici (depositphotos) – ilcorrierino.com

Un sostegno alle madri

In realtà l’aumento del netto in busta paga è dovuto a un esonero del pagamento di alcune tasse riservato alle dipendenti che abbiano almeno due figli, che abbiano u contratto a tempo indeterminato e che non siano lavoratrici domestiche.

Sono tanti, dunque, i requisiti che bisogna avere per accedere a questa agevolazione, e ci si chiede se si riuscirà a fare in breve tempo dei passi avanti che possano effettivamente migliorare la condizione delle madri nella società contemporanea. Non ci sono, almeno, limiti legati all’ISEE, mentre sono previste delle estensioni di questo provvedimento per le madri che abbiano dai tre figli in poi. Se rientrate in questi requisiti vi basterà comunicare al datore di lavoro la volontà di voler accedere a questo strumento di sostegno.