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Assegno di inclusione, te lo levano se fai questo errore: controlla subito

Assegno Inclusione
Assegno Inclusione (Pixabay)-ilcorrierino.com

Stai attento a non commettere questo errore, potrebbero togliertelo subito: ecco di cosa si tratta e tutti i dettagli

L’Assegno di Inclusione, è una misura di sostegno economico finalizzata all’inclusione sociale e professionale, entrato in vigore dal 1° gennaio 2024 in sostituzione del Reddito di Cittadinanza.

Per poter usufruire di tale agevolazione è necessario essere in possesso di requisiti di varia natura (economici, di residenza/cittadinanza, di composizione del nucleo familiare).In particolar modo è legata alla condizione di aderire a un percorso personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.

Inoltre, la normativa prevede che l’Assegno di inclusione, per essere fornito, devono essere rispettati altri obblighi al fine di mantenere il diritto al beneficio.

A causa di diverse situazioni, può capitare infatti che avvenga la perdita dell’Assegno di inclusione spesso anche per errori commessi in buona fede. Tuttavia come è risaputo, “la legge non ammette ignoranza” perciò non è ammessa nessuna giustificazione del tipo “non lo sapevo”.

Assegno di Inclusione: rispetto degli obblighi

Come anticipato inizialmente, l’ Assegno di inclusione come il RDC è legato a doppio filo ad una politica attiva che prevede, in base al profilo dei singoli componenti del nucleo familiare, l’affiancamento da parte dei servizi sociali comunali oppure dei servizi pubblici o privati per il lavoro.

Questo significa che il venir meno di una delle condizioni previste comporterebbe il non aver più diritto a percepire tale beneficio. Vediamo nello specifico quali sono gli obblighi e divieti dell’Assegno di Inclusione.

Assegno di Inclusione
Assegno di Inclusione (Pixabay) -ilcorrierino.com

I casi in cui può essere tolto l’Assegno di Inclusione: obblighi e divieti

Forniamo di seguito gli obblighi e divieti a cui è collegato il diritto dell’Assegno di inclusione. Nello specifico è necessario: presentarsi presso i servizi sociali competenti sul territorio entro il 120° giorno dalla sottoscrizione del Pad. Chi non lo fa incorre nella sanzione della sospensione del beneficio; rispondere alle convocazioni (sia la prima che le successive) dei servizi sociali o dei servizi per il lavoro. In caso di assenza, senza giustificato motivo, l’Assegno di inclusione decade.

Inoltre, la prestazione viene tolta anche nel caso in cui anche uno solo dei beneficiari, salvo i casi di esonero: si rifiuta di sottoscrivere il Patto di inclusione (con i servizi sociali) o il Patto di servizio personalizzato (con i servizi per il lavoro); non partecipa alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione, o a qualsiasi altra iniziativa di politica attiva o di attivazione, inserita nel Patto di inclusione o in quello di servizio personalizzato; non frequenta un percorso di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionale all’adempimento dell’obbligo di istruzione;non accetta un’offerta di lavoro congrua. Rimane in ogni caso valida la possibilità di presentare una valida giustificazione.