Bonus busta paga (depositphotos) - ilcorrierino.com
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In arrivo per i dipendenti italiani un bonus da capogiro: ne ha parlato lo stesso Viceministro dell’Economia Maurizio Leo.

Ogni tanto una buona notizia per i lavoratori: il viceministro Maurizio Leo ha parlato di alcune prospettive che sembra si stiano aprendo in abito lavorativo e che potrebbero portare a guadagni nettamente maggiori per i dipendenti italiani.

Alla fine del 2024, infatti, si vedranno andare in scadenza tre importanti misure di sgravio fiscale approvate dal governo: lo sgravio contributivo per chi guadagna meno di 2.693 euro mensili, che vede un aumento di 100 euro in busta paga; il taglio dell’Irpef, e un altro sgravio di tipo contributivo che riguarda, però, le lavoratrici con almeno due figli, di cui uno ha meno di 10 anni – in tal caso si può arrivare a un guadagno di circa 3000 euro l’anno.

Alcune di queste misure sono state riconfermate, in particolare la terza, ma bisognerà senza dubbio intervenire in altri modi per evitare che gli stipendi invece che aumentare si abbassino ulteriormente.

Un ulteriore intervento previsto per il 2025 e quindi la nuova legge di bilancio dovrà riguardare le aliquote Irpef e la loro modifica in funzione degli stipendi e dei redditi del ceto medio: ecco cosa succederà.

Le previsioni: legge di bilancio 2025

Lo scaglione Irpef interessato dalla legge di bilancio 2024 è stato quello che comprende i redditi dai 15.000 ai 28.000 euro annui, passando da una aliquota del 25% a una del 23%.

Essendo, comunque, l’Irpef un tributo di tipo progressivo, questo tipo di vantaggio è stato automaticamente indirizzato anche a chi ha un reddito superiore ai 28.000 euro, mentre, però, per quanto guadagnino dai 50.000 in su sono state riviste le detrazioni per impedire un bug nelle casse statali.

Euro, i bonus 2025 (depositphotos) - ilcorrierino.com
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Il Viceministro prospetta ulteriori tagli per il 2025

Dalle parole del viceministro Leo si deduce che la prossima legge di bilancio, quella del 2025, avrà tra gli obiettivi quello di mantenere le aliquote Irpef come segue: fino a 28.000 euro: 23%; tra i 28.000 e i 50.000 euro: 35%; sopra i 50.000 euro: 43%. La differenza risiederà nei vantaggi che verranno estesi a quanti abbiano un reddito che va oltre i 50.000 euro.

Si prevede che la legge prevederà l’estensione del diritto ai 260 euro di taglio risultanti dalla riduzione della seconda aliquota anche a chi abbia un reddito superiore a 50.000 euro, e, non solo, anche una riduzione dell’aliquota del 43% a loro applicata. Ci sarebbe, comunque, un limite posto a 60.000 euro di reddito totale una volta applicate queste agevolazioni fiscali.