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Dichiarazione dei redditi, italiani nel tritacarne: non ti rimborsano più niente | Devi pagare tutto

Dichiarazione dei redditi
closeup of a computer laptop with a tax form on screen, concept of online tax filing (3d render)

L’Agenzia delle Entrate potrebbe bloccare i rimborsi di milioni di cittadini con lo scopo di recuperare i debiti lasciati dai contribuenti.

Sempre più cittadini sono messi alle strette dal Fisco, che non solo controlla silenziosamente le dichiarazioni dei redditi, ma può appropriarsi addirittura del denaro derivante dai rimborsi. Questa è una pratica già esistente, che potrebbe avere risvolti negativi a causa dell’inasprimento dei mezzi a disposizione per recuperare le quote spettanti.

Chi possiede una cartella esattoriale con l’Agenzia delle Entrate Riscossione potrebbe essere dunque esposto al rischio che il rimborso dovuto finisca nelle tasche del Fisco ancor prima di passare tra quelle del cittadino; il motivo? Vi sono cartelle esattoriali non pagate che potrebbero essere saldate con le detrazioni dello stesso contribuente. Questo sembra essere un incubo ad occhi aperti, ma per molti rappresenta addirittura la possibilità di saldare il debito pendente.

Cartelle esattoriali e rimborsi del 730: come funziona la compensazione

Il processo di compensazione non è libero e privo di passaggi e consensi, ma prevede un iter ben preciso. L’Agenzia delle Entrate Riscossione, una volta informata dall’Agenzia delle Entrate di un credito a favore del contribuente indebitato, lo contatta proponendo una compensazione. Chiede se il contribuente desidera utilizzare il rimborso del modello 730 per saldare il debito relativo alle cartelle esattoriali. Se il contribuente accetta, entrambe le partite si chiudono.

Se il contribuente rifiuta, la situazione rimane invariata: il rimborso deve essere erogato e le cartelle continuano il loro percorso, incluso l’avvio delle procedure di esecuzione forzata previste. Se entro 60 giorni dalla richiesta l’Agenzia Entrate Riscossione non riceve risposta, la proposta viene considerata automaticamente rifiutata dal contribuente. Tuttavia, esiste un vecchio provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, il n° 113218 del 2008, che sembra autorizzare automaticamente il pignoramento del rimborso, indipendentemente dalla decisione del contribuente.

Agenzia delle entrate
Agenzia delle entrate – ilcorrierino.com

Pagare i debiti con la dichiarazione dei debiti diventerà obbligatorio

Sebbene ad oggi quella di compensare i propri debiti con il rimborso 730 sia solo una proposta, si sta valutando l’introduzione di una forma quasi obbligatoria di compensazione nel contesto della riforma fiscale attuale del governo. Secondo questa proposta, se l’Agenzia delle Entrate Riscossione riceve una risposta negativa alla proposta di compensazione da parte del contribuente, si sta pensando di congelare il rimborso spettante fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui l’Agenzia delle Entrate ha segnalato al concessionario il rimborso spettante al contribuente indebitato.

Questo potrebbe trasformare la compensazione da volontaria a obbligatoria, bloccando i rimborsi del 730 per milioni di contribuenti.
In tutto ciò, è importante notare che le cartelle esattoriali per le quali il contribuente ha avviato operazioni di sgravio, sospensione o rateazione non possono essere utilizzate per questa procedura.