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Dopo mille anni l’hanno ritrovata: pensavamo non esistesse | Questa specie animale fa veramente paura

Resti fossili: una nuova scoperta (depositphotos) - ilcorrierino.com
Resti fossili: una nuova scoperta (depositphotos) – ilcorrierino.com

Una scoperta davvero incredibile: si tratta di un essere che non si pensava potesse esistere, una rivelazione scientifica.

La tecnologia e la scienza stanno progredendo a un ritmo davvero impensabile, ma alcuni metodi sono ancora utilizzati e i migliori possibili: a livello di biodiversità, ad esempio, per conoscere specie che sono esistite si ricorre allo studio dei fossili.

Ancora oggi, nonostante i tantissimi anni di studio, continuano a emergere resti fossili ancora da studiare, e in questo caso si tratta di resti di tipo animale che attesterebbero l’esistenza di un animale finora sconosciuto.

Siamo già al corrente della vita su questa terra dei dinosauri, animali dell’era Giurassica che per anni hanno affascinato scienziati e non solo: basti pensar a tutti i prodotti multimediali a loro dedicati, tra tanti forse il più noto il film Jurassic Park e i suoi sequel.

Lo studio di cui parliamo oggi si basa, però, su un ritrovamento avvenuto niente meno che in Australia, luogo anche al momento famoso per la sua biodiversità e l’attenzione all’ambiente: ecco di cosa si tratta.

Una nuova specie

Grazie all’analisi di alcuni fossili ritrovati recentemente, sono state scoperte nuove specie appartenenti alla famiglia dei canguri: si tratta, in poche parole, di canguri giganti.

Stiamo parlando nello specifico di Protemnodon, una famiglia di marsupiali vissuta da circa 5 milioni di anni fa a 40mila anni fa: gli esperti stimano che questi animali avevano una dimensione doppia rispetto ai canguri che conosciamo oggi!

Un canguro "zen" (depositphotos) - ilcorrierino.com
Un canguro “zen” (depositphotos) – ilcorrierino.com

I canguri giganti

Fino al 2013 l’esistenza di questo animale era attestata solamente da pochi ritrovamenti sparsi, mentre nel 2013 e nel 2018-2019, altri ritrovamenti di fossili hanno permesso agli esperti, guidati dal dottor Isaac Kerr della Flinders University, di approfondire la conoscenza di questo meraviglioso animale oggi scomparso.

Ciò che è stato scoperto riguardava il fatto che le specie appartenenti ai Protemnodon fossero moltissime e avessero sviluppato persino modi diversi di saltare visto che vivevano sparsi nel territorio molto lontani gli uni dagli altri. Il dottor Kerr ha fatto una precisazione riguardo alla possibilità che questi animali si muovessero a quattro zampe: “il nostro studio suggerisce che questo è vero solo per tre o quattro specie di Protemnodon, che potrebbero essersi mossi in modo simile ad un quokka, balzando cioè su quattro zampe in alcune occasioni e saltando su due zampe in altre”.