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Gratta e vinci, dopo aver vinto 2 milioni ha deciso: nessuno pensava potesse fare questa cosa

Gratta e Vinci
Gratta e Vinci – ilcorrierino.com

Una nuova vincita al Gratta e Vinci è stata registrata in questi giorni, ma la maggior parte del ricavato andrà allo Stato.

Chi non ha sognato almeno una volta di fare il colpo grosso, che sia al Superenalotto o, perché no, al Gratta e Vinci. Molti rincorrono questo sogno azzardando la fortuna, mentre altri osservano con un certa invidia le vincite altrui.

Questa volta il destino ha sorriso a un residente di Formigine, nel cuore della provincia di Modena. Un cliente fortunato della tabaccheria in Piazza della Repubblica ha vinto un premio incredibile di 2 milioni di euro, grattando un biglietto da 10 euro della serie ‘Super Numerissimi’. Questo, per giunta, segna il terzo grande colpo di fortuna nel piccolo comune negli ultimi 12 mesi.

Tuttavia, nel suo caso, come molti altri, l’importo verrà decurtato del 20%, raggiungendo così 1.6 milioni di euro netti. Ma perché questo? A causa delle tasse della fortuna.

La tassa della fortuna

Il fatto che le vincite siano soggette a tassazione non è di certo una novità, ma non tutti sono a conoscenza del vero meccanismo: un sistema criticato, ma spesso messo da parte.

Il tema delle tasse sulle vincite è cruciale per i giocatori dei Gratta e Vinci e del SuperEnalotto. Secondo le disposizioni, dal 1° marzo 2020, le vincite superiori a 500 euro sono soggette a una tassa del 20%. Questo significa che mentre le vincite al di sotto di questa soglia sono esentate dalla tassazione, quelle superiori vedono un quinto del premio trattenuto dallo Stato. Poco importa se le vincite sono modeste, la questione si fa più seria quando la cifra sale.

Gratta e Vinci e SuperEnalotto: la statistica europea
Gratta e Vinci e SuperEnalotto – ilcorrierino.com

Giochi d’azzardo: le tassazioni più alte d’Europa

Secondo le statistiche, l’aumento della tassazione sulle vincite al SuperEnalotto, passando dal 12% al 20%, ha posizionato l’Italia tra i paesi con l’imposizione fiscale più alta in Europa per i giochi pubblici. Questo cambiamento ha avuto un impatto significativo sulle vincite dei giocatori.

Ad esempio, consideriamo una vincita di 304.100.000 euro, come il jackpot accumulato nel novembre 2022, che ha reso il montepremi del SuperEnalotto il più alto d’Europa. La trattenuta fiscale del 20% su questa cifra sarebbe pari a 60.819.900 euro, riducendo l’incasso complessivo a 243.280.100 euro. Per quanto riguarda, invece, il gioco 10eLotto la tassazione è pari all’11%.

Insomma, di tasse si parla e l’italiano non sembra esserne mi esente. La cosa positiva? Gli importi non devono essere inseriti all’interno della dichiarazione dei redditi. La somma vinta, infatti, deve essere indicata nella sezione redditi diversi, poiché già tassata alla fonte dai concessionari.