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Stipendio, il governo l’ha detto: aumento diretto su tutte le buste paga | Una svolta

Aumento stipendi
Aumento stipendi – ilcorrierino.com

Tra presente e futuro, le cifre dell’aumento in busta paga in questo 2024 e quello che spetta ai dipendenti nei prossimi mesi.

In un contesto dove il costo della vita è in costante aumento, è legittimo chiedersi se sono previsti aiuti particolari o bonus specifici per coloro che guadagnano cifre più basse. Una delle conferme importanti è rappresentata dal bonus in busta paga derivante dallo sgravio contributivo. Questo bonus riduce l’aliquota contributiva per chi ha uno stipendio lordo fino a 1.923 euro, con uno sgravio che varia di 7 punti percentuali.

Tradotto in cifre, su uno stipendio di 1.000 euro lordi, ciò significa un risparmio mensile di circa 70 euro sui contributi, con un aumento netto di circa 53 euro al mese. Un dato positivo visto che senza la conferma di questo sgravio, ci sarebbe stato un ritorno all’aliquota contributiva ordinaria, con una decurtazione di poco più di 50 euro dallo stipendio.

Grandi novità in arrivo

Complessivamente, considerando le 12 mensilità, si avrà durante il 2024 un incremento complessivo di circa 635 euro. Un aumento di tutto rispetto, sebbene ancora insufficiente. È importante notare che per la tredicesima, la decontribuzione non si applicherà, quindi l’importo percepito subirà la normale detrazione del 9,19% di contributi. Anche se si stanno valutando due opzioni di tutto rispetto: la prima riguarda un ipotetico aumento nella tredicesima, dall’altra, un ulteriore aumento in busta paga rispetto a quello già annunciato.

Detassazione 2025
Detassazione 2025: le ultime novità – ilcorrierino.com

Tasse dei dipendenti sotto la lente d’ingrandimento: la decisione del governo

Il 23 aprile 2024, al Consiglio dei Ministri si è discusso un importante documento sulla riforma fiscale, ma la decisione è stata rimandata. Il decreto Irpef dei dipendenti riguarda le tasse sul reddito dei lavoratori, sia autonomi che dipendenti.

In questa occasione si è parlato di modifiche ai redditi da lavoro dipendente, in particolare sui ‘fringe benefit’, che dovrebbero tornare ad essere tassati come prima. Si è discusso anche di aumentare l’importo aggiuntivo per le tredicesime per i lavoratori con redditi bassi e di esentare dai contributi le tasse su alcuni versamenti pensionistici anticipati.

Il Ministro all’Economia, Giancarlo Giorgetti, in realtà, non è stato molto positivo. A quanto pare il governo ha poche risorse a causa del debito pubblico crescente, quindi risulta cosa difficile ridurre le tasse. Tuttavia, a rappresentare uno spiraglio di luce è il decreto proposto, che prevede alcune novità per i lavoratori con redditi bassi, come la detassazione della tredicesima, che potrebbe prevedere un bonus di ben 80 euro. In tutto ciò, potrebbero esserci cambiamenti anche nei premi di produttività e nelle regole per i contributi pensionistici. Sebbene i propositi siano chiari e decisi, il debito pubblico sembra uno scoglio ancora troppo grande, ma non insormontabile.