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Il governo l’ha approvato: ti tolgono i soldi direttamente dal conto: il prelievo forzoso è realtà

Prelievo forzoso (depositphotos) - ilcorrierino.com
Prelievo forzoso (depositphotos) – ilcorrierino.com

Una novità direttamente dal Governo per quanto riguarda l’odiosa pratica dei cosiddetti prelievi forzosi: i cittadini tremano.

La popolazione italiana ha già una serie di motivi per essere scontenta, soprattutto per tutto ciò che riguarda la gestione del fisco e delle tasse.

Molti sono, ad esempio, gli imprenditori che non riescono a mantenere una attività visto le numerosissime tasse che sono previste quando si assumono dipendenti, o, ancora, quelle legate al possesso di partita iva.

Anche per i dipendenti le tasse sono davvero ingenti, infatti le buste paga, a fronte di stipendi già tendenzialmente bassi, sono praticamente decimate a causa delle somme dovute allo stato.

Negli ultimi tempi il Governo ha deciso anche per quanto riguarda il prelievo forzoso dai conti correnti, una pratica che è odiata dai cittadini per ovvi motivi.

La decisione dello Stato

Cos’è il prelievo forzoso e quando è previsto? Si tratta di una pratica di cui può usufruire il governo: il prelievo forzoso più famoso è stato quello approvato nel 1992.

All’epoca fu approvato per via di un’imposta straordinaria sull’ammontare dei depositi bancari, postali e presso istituti e sezioni per il credito a medio termine, conti correnti, depositi a risparmio e a termine, certificati di deposito durante il governo di Giuliano Amato.

Novità sul prelievo (depositphotos) - ilcorrierino.com
Novità sul prelievo (depositphotos) – ilcorrierino.com

Novità sul prelievo forzoso

Fortunatamente dopo le ultime dichiarazioni da parte del governo, gli italiani possono tirare un sospiro di sollievo: il viceministro del Ministero dell’Economia Leo ha dichiarato che non è in arrivo alcun prelievo forzoso da parte dell’Agenzia delle Entrate né altri enti dello stato. Il viceministro ha spiegato che è intervenuto solamente uno sveltimento delle pratiche che riguardano i casi in cui un contribuente è accertato come evasore: si tratta di un procedimento già esistente.

La modifica che interviene ha l’unico scopo di fare sì che lo Stato possa conoscere il saldaconto in modo da evitare l’avvio di procedure di pignoramento che si rilevano poi infruttuose: si tratta di una procedura di fatto in favore del debitore e in favore di una burocrazia meno intricata e piena di lungaggini. Era stato Matteo Renzi a parlare di prelievi da parte dello stato in riferimento a una norma, nello specifico l’articolo 16 della legge delega, che prevede, in realtà, il potenziamento dell’attività di riscossione.