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“Le pagherai per i prossimi 6 anni”: Il governo ha approvato l’ “iper tassa” | 3 anni a pagare come muli

Il peso delle tasse
Il peso delle tasse – ilcorrierino.com

Come previsto nel 2023, arriva ufficialmente l’iper tassa per moltissimi contribuenti: il vademecum dell’Agenzia delle Entrate.

Parlare di tasse in Italia non è di certo una novità per il contribuente medio in Italia, ma potrebbe essere ancora più destabilizzante scoprire che sarà costretto a pagarne una nuova, o meglio, quella che da prima era stata ribassata. Una condizione, questa, che porterà inevitabilmente a dover pagare rate mensili per ben 6 anni a persone che dapprima erano già in debito con il fisco, ma non riuscivano a sanare i propri debiti. A chiarire la questione nel dettaglio è la la guida congiunta sulle modalità di pagamento delle cartelle elaborata dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia delle Entrate Riscossione e pubblicata il 23 maggio 2024.

L’ultimatum del fisco

Nel 2023 erano troppe le cartelle esattoriali poste nel dimenticatoio e mai pagate dai contribuenti; talmente tante che il Governo decise di attuare una sorta di pace fiscale, così da ridurre il numero di pratiche e, al contempo, recuperare quanto più denaro possibile per le tasse dello Stato.

Il risultato di questa situazione prese il nome di stralcio, seguito dalla nota rottamazione delle cartelle. Se da una parte il primo vedeva la prescrizione dei debiti mai pagati; l’altro permetteva a chi non poteva accedere alla prima misura, di sanare il tutto senza il peso di tasse e interessi.

Tuttavia, anche questa misura prevedeva delle regole ben delineate, una tra tutte è la scadenza delle rate. Ad oggi, è scaduto il tempo per milioni di contribuenti che non si sono attivati entro il 5 giugno per pagare la quinta rata della rottamazione quater, perdendo così il beneficio. Nonostante ciò, questi ultimi hanno ancora a disposizione due alternative per mettersi in regola con il fisco.

Rottamazione Quarter e rata scaduta: le soluzioni
Rottamazione Quarter e rata scaduta: le soluzioni – ilcorrierino.com

Rottamazione Quarter e rata scaduta: le alternative

La scadenza è stata il 31 maggio 2024, ma il limite di tolleranza è stato fino al 5 giugno: chi non ha provveduto al quinto pagamento della rottamazione quarter, ha perso automaticamente il beneficio, ma non per questo è costretto a rinunciare al desiderio di sanare i propri debiti con il fisco. Esistono, infatti, due alternative:

  • la rateizzazione ordinaria, fino a 72 rate mensili: per importi fino a 120.000 euro, non vi è nessun documento richiesto, a differenza degli importi superiori, a cui servirà una documentazione che dimostri la difficoltà economica.
  • rateizzazione straordinaria fino a 120 rate mensili (10 anni): con questa opzione è possibile estendere il pagamento del debito per un massimo di 10 anni. Per quanto riguarda le persone fisiche o ditte individuali in contabilità semplificata, è necessario che la rata del piano ordinario sia superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare risultante dall’ISEE. Per persone giuridiche o ditte individuali in contabilità ordinaria, invece, deve essere presente un indice di liquidità compreso tra 0,50 e 1. Inoltre, la rata del piano ordinario deve superare il 10% del valore della produzione o dei ricavi e proventi totali mensili.

Ad ogni modo, gli importi già versati dal contribuente con rottamazione Quarter verranno considerati come acconto sulle somme dovute.