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Multe, da oggi il ricorso è gratis: ti basta mandare questa comunicazione | Ne vincono tantissimi

Multe, come fare il ricorso gratuitamente
Multe, come fare il ricorso gratuitamente – ilcorrierino.com

Può capitare di voler presentare il ricorso a seguito di una multa che presenta anomalie: in questo modo è possibile farlo gratuitamente.

Trovarsi di fronte ad una multa è sempre spiacevole, ma lo può essere ancora di più se questa si presenta ingiustificata o illegittima. Da qui si apre la possibilità di contestarla immediatamente, ancor prima che la stessa venga pagata.

Per questo motivo, in primo luogo è bene chiarire quando è possibile contestare una multa e se sia più opportuno presentare il ricorso davanti al Prefetto o al Giudice di Pace.

Quando presentare ricorso

Prima di capire come presentare un ricorso per una multa in maniera gratuita è bene precisare i motivi per cui questo può essere fatto. In caso di rifiuto, infatti, non solo questa dovrà essere pagata, ma raddoppierà l’importo rispetto a quello iniziale. La casistica di possibili anomalie è ampia, ma i principali motivi di solito sono:

  • vizio di forma (dati anagrafici errati, mancanza di informazioni obbligatorie come data, ora e luogo, targa);
  • eventuale stato di necessità;
  • omissione di contestazione immediata al di fuori dei casi previsti o senza adeguata motivazione;
  • consegna di un doppio verbale per la stessa violazione;
  • nuova notifica di multa dopo il pagamento già effettuato;
  • consegna al vecchio proprietario del veicolo dopo il passaggio di proprietà;
  • consegna del verbale oltre i tempi massimi previsti dalla legge (90 giorni dalla data dell’infrazione contestata);
  • illegittimità dell’accertamento.
Ricorso gratuito per multe illegittime o che presentano anomalie
Ricorso gratuito per multe illegittime o che presentano anomalie – ilcorrierino.com

Come fare ricorso per una multa gratuitamente

La maggior parte di persone rinuncia al ricorso di una multa poiché questo procedimento potrebbe essere più dispendioso della multa stessa. In questi casi il contribuente si ritrova a pagarla, ignaro delle possibilità che gli vengono offerte.

Il ricorso al Prefetto, infatti, non richiede il patrocinio di un avvocato e non è soggetto al pagamento del contributo unificato. Si tratta però di un’arma a doppio taglio, poiché il rigetto porterebbe al raddoppiamento della somma, ma vale comunque la pena tentare se si hanno elementi sufficienti.

Tale ricorso deve essere presentato entro 60 giorni dalla contestazione o notifica della violazione al codice della strada e deve essere redatto per iscritto e contenere i dati anagrafici del ricorrente, gli estremi del verbale contestato, i motivi del ricorso, eventuali richieste di audizione personale, conclusioni e firma del ricorrente. Possono essere allegati documenti probatori.

Per quanto riguarda la domanda, può essere presentata personalmente, tramite raccomandata con avviso di ricevimento o tramite Pec. Se non viene adottata un’ordinanza entro 120 giorni dalla ricezione degli atti, si presume l‘accoglimento tacito del ricorso.
I possibili esiti del ricorso includono anche l’irricevibilità, l’improcedibilità o l’inammissibilità.

Come già accennato, la decisione può essere di accoglimento, con archiviazione degli atti, o di rigetto, con emissione di un’ordinanza di condanna a una sanzione, almeno doppia rispetto a quella originaria, da pagare entro 30 giorni dalla notifica. In caso di rigetto, l’interessato ha ancora la possibilità di presentare opposizione al Giudice di Pace.