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Reddito di Cittadinanza, comunicazioni a tappeto ai percettori passati: ritorno in pompa magna | Te li ridanno subito

Reddito di cittadinanza (depositphotos) - ilcorrierino.com
Reddito di cittadinanza (depositphotos) – ilcorrierino.com

Una comunicazione da parte dell’Istituto di Previdenza Sociale sta giungendo praticamente a tutti: riguarda il reddito di cittadinanza.

L’istituto del reddito di cittadinanza è stato profondamente riformato dal governo Meloni così come era stato promesso durante la campagna elettorale.

Oggi il rinnovato assegno di inclusione spetta a una sola categoria: quella delle persone considerate non occupabili, ovvero coloro che per ragioni di età, disabilità o situazioni di svantaggio non rientrano tra coloro che potrebbero ottenere un lavoro.

In precedenza i criteri dell’assegno erano molto diversi e decisamente più larghi, quindi alcuni parlano di abolizione più che di riforma e sono tanti i cittadini che sono parecchio scontenti.

Negli ultimi tempi proprio in relazione a quanto accaduto con il reddito, è giunta una comunicazione direttamente dall’istituto che si occupa della sua erogazione, parliamo dell’INPS: tutti sono rimasti a bocca aperta, ecco la soluzione.

Novità dall’Inps

La comunicazione dell’istituto di previdenza sociale riguarda l’assegno unico, una misura assistenziale destinata a famiglie in difficoltà. A quanto pare, però, se ricevete un sms da Inps Informa non si tratta affatto di una truffa: questo è stato verificato, ma era intuibile già dal fatto che non vi fossero né numeri da chiamare né link da seguire.

Il contenuto del messaggio è il seguente: “Si informa che la domanda di Assegno unico è decaduta”. Cosa significa? Molte famiglie sono entrate nel panico.

Assegno Unico (depositphotos) - ilcorrierino.com
Assegno Unico (depositphotos) – ilcorrierino.com

Cosa è accaduto

Molti si sono chiesti se il messaggio non fosse un errore pervenuto dall’Istituto previdenziale, ma non è così. Fortunatamente, però, sembra non vi sia nulla di cui preoccuparsi: l’sms si riferirebbe alla scorsa annualità, ovvero quella del 2023 quando era ancora attivo l’Istituto del reddito di cittadinanza.

Infatti, nonostante le regole in merito ad assegno di inclusione (reddito di cittadinanza) e assegno unico, molte famiglie avevano effettuato la richiesta di entrambe le misure di assistenza. Chi era beneficiario del reddito, comunque, non avrebbe potuto ricevere anche l’assegno unico, anche se avevano tutti i requisiti richiesti: per questo motivo l’inps ha fatto sì che tali richieste decadessero, decadimenti del quale gli utenti compresi in questa situazione vengono informati tramite un messaggio. Le richieste fatte con criterio, che non si sovrappongono con altri strumenti di assistenza, che sono state accolte e approvate, non presenteranno alcun tipo di problematica.