Strisce blu
Strisce blu (credit: ANSA) – ilcorrierino.com

Nel calvario dei parcheggi a pagamento segnati con strisce blu, pare esserci uno spiraglio di luce: addio al pagamento dei parcometri.

Chiunque viva in grandi centri urbani conosce bene la frustrazione quotidiana nel cercare un parcheggio. Le aree di sosta a pagamento, le famigerate strisce blu, cercano di mitigare il problema imponendo una tariffa oraria per il parcheggio. Di fronte ad un costo spesso insostenibile per gli automobilisti, pare che si stia aprendo una vaga speranza di dire addio alle famigerate strisce blu, o almeno, al pagamento delle stesse.

Circolando in città durante le ore di punta, tutti sperimentano la difficoltà di trovare un posto per la propria auto. Le zone centrali sono particolarmente critiche, con le soste a pagamento che non solo si riempiono velocemente, nonostante le tariffe che sfiorano anche i 3 euro l’ora. Insomma, una situazione che ha generati un certo malcontento nei cittadini e, conseguentemente, diverse lamentele rivolte agli stessi Comuni.

La battaglia contro le strisce blu

Secondo il regolamento, la quota dei parcheggi a pagamento e la scelta di posizionamento, è gestita dal Comune di appartenenza. Il denaro versato viene comunemente utilizzato per il rifacimento di strade e il miglioramento della viabilità generale. Sebbene la causa sia buona, ad essere fonte di disagio è la stessa ricerca di un parcheggio, soprattutto per lunghe soste. Ad essersi lamentati delle note strisce blu non sono stati solo gli automobilisti, ma anche i commercianti. Secondo questi ultimi, l’applicazione di questi parcheggi porterebbe ad una riduzione di fatturato.

Se, dunque, il conducente medio rinuncia a comprare presso un punto vendita per mancanza di libertà di sosta, a risentirne potrebbe esserne l’intera economia del territorio. Da qui la nascita di un’iniziativa che, se dapprima riguardava un solo Comune, ad oggi si è estesa in diverse zone del nostro Paese.

Parcometro strisce blu
Parcometro strisce blu (credit: ANSA) – ilcorrierino.com

Bolzano dice no alle strisce blu: il fenomeno in continua espansione

Mentre molte città italiane continuano a incrementare le tariffe di sosta per aumentare le entrate comunali, Bolzano ha scelto una strada diversa. L’amministrazione comunale del capoluogo altoatesino ha introdotto una misura rivoluzionaria: parcheggio gratuito per un’ora sulle strisce blu per tutti i residenti.

Questa decisione mira a favorire non solo gli automobilisti, ma anche i commercianti locali. Con il parcheggio gratuito per un’ora, l’obiettivo è incentivare i residenti a frequentare più spesso le zone centrali, aumentando così il traffico pedonale e, di conseguenza, i potenziali clienti per le attività commerciali della zona.

Ma Bolzano non è l’unica città che ha adottato questa misura: nel 2023, anche Monza e Seregno hanno scelto di fornire mezz’ora gratuita ai conducenti per sostare sulle strisce blu, la prima città anch’essa limitata ai soli residenti. Queste decisioni, seppur ancora ristrette, rappresentano uno spiraglio di luce, quantomeno verso un alleggerimento del fenomeno dei parcheggi a pagamento.