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TFR, arriva l’aumento grazie all’inflazione: devi prendere quasi 1000€ in più | Controlla subito

Soldi in più in busta paga (depositphotos) - ilcorrierino.com
Soldi in più in busta paga (depositphotos) – ilcorrierino.com

Una ottima novità per tutte le persone che hanno un lavoro da dipendenti: finalmente riuscirete ad avere più denaro in busta paga.

La situazione lavorativa in Italia, sia quella degli stipendiati, sia per chi è in possesso di una Partita Iva aperta, è piuttosto disastrosa e sono molte le lamentele che giungono da lavoratori e lavoratrici.

L’imposizione di un salario minimo era sembrata, per un momento, la soluzione giusta, visto anche la sua applicazione in altri svariati Paesi Europei: sembra, però, che il Governo abbia intenzione di procedere in una direzione differente per risolvere questo problema.

Ogni notizia sembra quotidianamente aggravare la situazione delle persone che lavorano, specialmente se hanno bisogno dello stipendio per arrivare a fine mese, come tanti, senza poter soddisfare esigenze che non siano strettamente primarie e necessarie.

In questi giorni, però, sembra esserci una novità favorevole per le persone che lavorano: è importante controllare subito, vediamo di cosa si tratta.

Una novità in positivo

La novità di oggi riguarda il trattamento di fine rapporto o TFR, che è in procinto di essere rivalutato con altri tassi per adeguarsi all’inflazione che è venuta a crearsi negli ultimi anni.

Un alto tasso di inflazione è, solitamente, indice di un Paese che non sta attraversando un buon momento economico: lo prova la storia dell’economia che mostra in corrispondenza di una crisi importante una crescita del tasso di inflazione, che a sua volta indica la svalutazione della moneta prodotta.

Inflazione (depositphotos) - ilcorrierino.com
Inflazione (depositphotos) – ilcorrierino.com

Un TFR da capogiro

Se per i lavoratori questa può essere una notizia favorevole, non lo è certo, al contrario, per le piccole imprese, che potrebbero ritrovarsi in serie difficoltà nel pagare questo extra-costo del tfr al termine di un rapporto lavorativo con un dipendente.

La situazione, pertanto, sarà più critica in quelle regioni in cui ci sono più imprese di piccole dimensioni, ovvero, nello specifico, quelle del Sud Italia. Insomma, ogni notizia ha una ricezione diversa in base proprio a chi la riceve: per i lavoratori, però, questa volta il sentiment può essere considerato come più che positivo, seppure il benessere dell’azienda condizioni anche la disponibilità di posti di lavoro, e quindi il singolo e non solo l’azienda in sé. C’è solo da sperare che si possa trovare un equilibrio per garantire il più possibile condizioni favorevoli per aziende e dipendenti.