L'annuncio di banca Unicredit
L’annuncio di banca Unicredit – ilcorrierino.com

La desertificazione bancaria continua: a seguito di ulteriori annunci di chiusure degli sportelli Unicredit, i Comuni lanciano l’allarme.

Siamo nel periodo dell’innovazione, dove lo scenario è quello in cui la tecnologia prenderà il posto dell’essere umano e i lavori muteranno. In tutto ciò, a girare intorno a questo processo non è solo il desiderio di progressione, ma anche interessi economici delle stesse aziende che stanno abbracciando con un certo entusiasmo la tecnologia e il risparmio economico che ne deriva.

Meno dipendenti, meno risorse in uscita; questo sembra un concetto chiaro e logico per l’economia. A maggior ragione se il tutto è seguito da servizi online efficienti e in grado di fornire servizi immediati in qualsiasi momento. Tuttavia, ogni cambiamento deve prendere in considerazione le proprie conseguenze, e soprattutto, la reazione della popolazione media. Il caso di banca Unicredit ha sviscerato un problema attuale che stiamo vivendo in tutto il paese da qualche anno a questa parte.

Desertificazione bancaria: i dati allarmanti del fenomeno

La desertificazione bancaria, un termine che racchiude un fenomeno sempre più diffuso, ha colpito negli ultimi anni milioni di persone in Italia, lasciando interi comuni senza alcun sportello bancario. Questo dato emerge dall’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della First Cisl, che ha rilevato nel 2022 la presenza di soli 36 sportelli bancari ogni 100mila abitanti nel nostro Paese, cifra inferiore rispetto ai 41 della Spagna e ai 53 della Francia.

In tutto ciò, il problema non sono le chiusure in sé, ma dove queste avvengono: le banche come Unicredit chiudono dove ce ne sarebbe più bisogno. E come se non bastasse, l’Italia rimane il paese europeo con meno utilizzo del servizio di internet banking (banca digitale). Tuttavia, a mostrare una situazione allarmante è stato un Comune Italiano, che a seguito di una nuova chiusura Unicredit, ha messo in luce un fenomeno che a breve porterà difficoltà in molte città italiane.

Servizo online Unicredit
Servizo online Unicredit – ilcorrierino.com

Nuova chiusura Unicredit: i cittadini non hanno più sportelli

“Tra il 2014 ed il 2020 i Comuni che hanno perso la presenza del loro unico sportello bancario sono per il 67,6% montani – ha affermato Silvano Dovetta, sindaco di Venasca. Questo perché nello scorso novembre è avvenuta una nuova chiusura, l’ennesima, di una filiale in un paese situato in montagna. Il problema principale? Le banche chiudono dove ce n’è più bisogno, poiché distanti dalla città. E come se questa non fosse una motivazione sufficiente, la buona parte della popolazione anziana non è ancora digitalizzata per servizi di banca online.

“Se si continua in questa direzione – continua Dovetta – dettata da logiche commerciali che derivano dalle fusioni dei grandi gruppi bancari, non vi sarà alternativa ai servizi bancari online per tutta la popolazione residente in montagna: ma quanti anziani sono autonomi nella gestione dei servizi di home banking?”. Una domanda lecita, su una situazione che forse, sta sfuggendo di mano alla stessa popolazione italiana.

La maggior parte dei correntisti di Venasca, per giunta, ha un conto presso Unicredit, ma nonostante l’allarme del sindaco, l’operazione di desertificazione bancaria sembra proseguire nel Comune, così come nel resto d’Italia.