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Conto cointestato, se muore il coniuge succede proprio questo: devi stare attentissimo

Conto cointestato
Conto cointestato ed eventuale decesso – ilcorrierino.com

Il conto cointestato con il coniuge è una formula sicura e personalizzabile, tuttavia, la morte può portare diverse complicazioni.

La vita può metterci davanti a diverse scelte, soprattutto di carattere finanziario. Una tra queste è quella di aprire un conto cointestato con il proprio coniuge o altro componente della famiglia. Si tratta di una scelta comune in ambito familiare, tuttavia, in caso di decesso di uno dei due intestatari, possono verificarsi situazioni di controversia che possono portare a modifiche di utilizzo dello stesso conto.

In primo luogo, per capire cosa potrebbe accadere, è bene conoscerne il funzionamento. Quando parliamo di conti correnti cointestati, intendiamo quei conti che vengono aaperti insieme ad un’altra persona. In pratica, entrambi hanno accesso ai soldi nel conto, indipendentemente da chi li ha inseriti, dalla somma aggiuntio da un proprietario singolo o da chi li gestisce.

Quando si stipula un contratto di questo tipo, ad entrare in gioco è la scelta dello stesso conto. Ci sono due tipi principali di conti correnti cointestati: quelli a firma congiunta e quelli a firma disgiunta. Nei primi, entrambi sono tenuti a firmare per ogni movimento sul conto. Nei secondi, invece, uno degli intestatari può gestire il denaro senza bisogno dell’altro.

Conto cointestato: cosa accade in caso di decesso di uno dei due intestatari

Il conto cointestato offre una sicurezza, nonché la scelta di unire i propri risparmi in un unico luogo per il bene collettivo della famiglia. Tuttavia, nel momento della sottoscrizione dello stesso è bene rivolgere uno sguardo anche al futuro. Nel caso di un decesso di uno dei due cointestatari, gioca un ruolo rilevante la scelta del contratto.

Se il conto è stato stipulato con firma congiunta, può essere necessario l’assenso di entrambi gli intestatari per fare qualsiasi operazione sul conto. Se si tratta di firma disgiunta, il sopravvissuto può continuare a usare il conto da solo, ma la banca potrebbe decidere di bloccarlo temporaneamente per evitare problemi con eventuali eredi.

Conto cointestato: le implicazioni della firma congiunta e disgiunta
Conto cointestato: le implicazioni della firma congiunta e disgiunta – ilcorrierino.com

Eredità e conto cointestato: cosa accade dopo il decesso

Affrontare la gestione di un conto corrente cointestato dopo la scomparsa del coniuge può essere un processo complesso e pieno di sfide. Eppure, è fondamentale avere le idee chiare su come procedere per evitare spiacevoli complicazioni. Il coniuge sopravvissuto e gli eredi hanno il diritto di sapere quanto denaro è presente sul conto corrente del defunto. Per ottenere queste informazioni, è necessario presentare un atto notorio e il certificato di morte.

Per quanto riguarda l’eredità, solo il 50% del denaro presente sul conto è incluso nella successione, il resto va interamente al coniuge sopravvissuto. Ma cosa succede dopo? L’intestatario può chiedere la chiusura del conto e ottenere l’intero importo. Tuttavia, se il denaro deve essere diviso tra gli eredi, la situazione può complicarsi. Soprattutto se il conto è a firma congiunta, la banca potrebbe bloccarlo temporaneamente per evitare conflitti tra il coniuge e gli eredi, nonché spiacevoli situazioni del caso.