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Poste Italiane, questo servizio non sarà più disponibile: eliminazione totale entro poco tempo | Anziani in rivolta

Cassetto postale
Cassette Postali (Pixabay)-ilcorrierino.com

A breve alcune cassette postali saranno definitivamente elimanate, si scatena la protesta da parte degli anziani

La continua evoluzione delle tecnologie ed in particolare l’evolversi di telefoni cellurari e l’utilizzo di whatsapp hanno portato alla completa rimozione delle cabine telefoniche. Ma queste non sono le uniche a subire eliminazioni. Infatti, il progresso nelle mail e Pec ha colpito anche le cassette postali.

E’ chiaro e diretto l’avviso per l’utenza che è stato affisso il 23 agosto su uno dei due box d’impostazione, collocati in largo Europa a pochi passi dall’ingresso dell’ufficio postale di Padova Centro (corso Garibaldi 259) a Padova.

Tale avviso è esplicito: «Dal giorno 23 settembre 2023 sarà inibito l’utilizzo di questa cassetta d’impostazione». Non è mancata l’indicazione per i turisti stranieri che si trovino nella situazione di dover spedire una cartolina ad amici e parenti:  «This mailbox will no longer be in service».  Poste Italiane passa poi ad assumere un tono confidenziale: «Potrai continuare a spedire i tuoi invii presso tutti gli uffici postali o utilizzando la cassetta di impostazione più vicina». Che in questo caso, fortunatamente, si trova a fianco (ovvero in largo Europa 20) di quella che va in pensione.

La rimozione di una delle due cassette di largo Europa dà applicazione, per la città del Santo, alla delibera 308/22 dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che il 7 settembre del precedente anno ha formulato i «nuovi criteri di distribuzione delle cassette di impostazione nell’ambito del servizio universale».

Cosa prevede il provvedimento Agcom

Il provveddimento si basa su: ” l’evoluzione del mercato postale, che ha portato negli ultimi anni ad una drastica riduzione dei volumi postali accettati attraverso le cassette di impostazione, fino a rappresentare solamente una percentuale di circa il 3% del volume totale, con un trend di diminuzione di oltre il 20% annuo”. Da questi cambiamenti si è resa quindi opportuna la necessità di rimodulare i criteri di distribuzione delle cassette, per continuare ad offrire agli utenti un servizio pubblico universale, attraverso la modernizzazione e l’efficientamento della rete postale pubblica.

La proposta di Poste Italiane prevede il taglio del 44% dei box esistenti, che diminuiranno da 46 mila a 29 mila. Da tale previsione nasce la selta di distribuire le cassette postali non più in base al numero degli abitanti di ogni localitàbensì attraverso il criterio della distanza massima di accessibilità al servizio, privilengiando allo stesso tempo l’apposizione dei box in luoghi di elevato transito quotidiano (in primis uffici postali, aeroporti, stazioni ferroviarie e capolinea dei bus e dei tram). Per le aree rurali, quelle montane e le isole minori sarà invece garantita la presenza di punti di accesso alla rete postale indipendentemente dal criterio della distanza. Nel frattempo sono in arrivo le nuove smart letter box, ovvero le cassette digitali, sempre di color rosso fiammante, ma di dimensioni ridotte, che consentono di rilevare da remoto la presenza di corrispondenza nelle cassette, ottimizzando il servizio di vuotatura, e offrendo agli utenti dei dati di carattere ambientale.

Cassetto Postale
Cassetto Postale (Pixabay)-ilcorrierino.com

Il nuovo progetto di Poste Italiane

Alla luce dei nuovi cambiamenti, Poste Italiane si è prefissa lo scopo di assicurare per il 50% della popolazione residente, una cassetta d’impostazione entro mezzo chilometro dal luogo di residenza. L’85% della popolazione avrà invece un box rosso nel raggio di un chilometro da casa. Al 92% degli utenti è garantita una cassetta entro un chilometro dalla residenza, mentre il 98% dei residenti potranno imbucare dopo aver percorso al massimo tre chilometri. Nei comuni con meno di mille abitanti è prevista l’installazione di almeno una cassetta.

Il progetto di ammodernamento delle cassette d’impostazione prevede infine il rispetto della normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche e la tutela dell’utenza appartenente alle categorie più deboli.