Reddito a vita (depositphotos) - ilcorrierino.com
Reddito a vita (depositphotos) – ilcorrierino.com

Le novità sul riformato reddito di cittadinanza sembrano non essere affatto terminate come si pensava: un’opportunità per la vita.

Il reddito di cittadinanza è stato uno dei temi più caldi della campagna elettorale che si svolse nel 2022 quando gli italiani tornarono alle urne per votare un nuovo governo.

I partiti di centro destra, uniti in una coalizione, avevano espresso, infatti, l’intenzione di apportarvi modifiche molto profonde, in quanto la loro linea si basava sul fatto che i requisiti per riceverlo fossero troppo ampi, favorendo così lo sfruttamento ingiustificato di risorse pubbliche.

Molte sono state le proteste e le manifestazioni in questo senso, ma oggi i cittadini sembrano avere accettato la realtà dei fatti: i criteri per ricevere il sostegno da parte dello stato sono diventati molto più stringenti, come si era detto prima dell’elezione del Governo Meloni.

Oggi vi sono altre misure a sostegno degli italiani che risultano essere occupabili ma che, di fatto, non hanno un lavoro: vi è la piattaforma Siisl che si occupa della formazione e del supporto per l’inserimento nel mondo del lavoro. In parallelo, per quanti hanno i requisiti per poterlo richiedere, i non occupabili, è stato istituito l’assegno di inclusione. Eppure, sembra vi sia una legge che permette di ricevere il reddito da parte dello Stato per tutta la vita.

Una legge a sostegno di tutti

La legge di cui parliamo, sfortunatamente, non è presente nell’ordinamento italiano, ma in quello belga: proprio in questa nazione, infatti, l’indennità per quanti siano in difficoltà non ha alcun tipo di limite.

Anche in Belgio, comunque, si deve rientrare in certi requisiti per beneficiare dell’indennità prevista: bisogna avere meno di 65 anni, essere residenti in Belgio, e avere lavorato per un minimo di giorni nel periodo precedente la presentazione della domanda di indennità. C’è, però, un altro requisito molto importante: vediamo di quale si tratta.

L'indennità in Belgio (depositphotos) - ilcorrierino.com
L’indennità in Belgio (depositphotos) – ilcorrierino.com

Il “reddito di cittadinanza” in Belgio

L’altro requisito fondamentale per poter ricevere il sostegno da parte dello stato belga risiede nel fatto di essere stati licenziati dall’ultimo lavoro: bisogna averlo perso involontariamente. Inoltre, si deve essere registrati al portale di ricerca per disoccupati: insomma, si deve aver fatto il possibile per non rimanere disoccupati.

Per quanto riguarda la cifre, sono le seguenti: per i lavoratori con familiari a carico e uniche fonti di reddito della famiglia, l’indennità corrisponde al 60% dell’ultima retribuzione per un massimo di 54.71 euro al giorno; stessa cosa vale per chi non ha familiari a carico, con la differenza che il secondo anno in cui si percepisce questo sostegno, la percentuale scenderà al 55%.